Lo aveva già fatto la scorsa settimana insieme alla Confederazione nazionale. Oggi, dopo gli ennesimi numeri comunicati in ritardo, quelli di chi purtroppo non ce l’ha fatta a superare il Covid, la Cgil regionale torna a chiedere un commissario per la sanità siciliana. “E’ evidente – dice il generale, Alfio Mannino- che la Sicilia da sola non può farcela: ci chiediamo cosa aspetti ancora il governo nazionale. Regnano la confusione, approssimazione e la mala gestione in Sicilia– sottolinea - da parte di una classe politica e amministrativa che ogni giorno conferma la sua inadeguatezza”. 

Quanto è accaduto ieri è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità dell’amministrazione regionale a gestire una fase delicatissima ed emergenziale. Per Mannino, “il caos e le scorrettezze sui dati fino ai 258 morti non conteggiati e gli enormi ritardi sulle vaccinazioni delle fasce più vulnerabili della popolazione, rendono ancora più inaccettabili gli enormi disagi e le difficoltà che le chiusure creeranno in tantissime persone. La conseguenza della pessima gestione della fase epidemica è ormai la rabbia e la crescente sfiducia tra la gente, che rischiano di rendere ancora più difficile il percorso per il superamento dell’epidemia e per la ripresa”. 

Il segretario della Cgil Sicilia rileva: “Con la consapevolezza di una fase straordinariamente difficile che sta mettendo alle corde tutti i livelli istituzionali, anche tra i più avveduti si fa strada la sensazione di essere, qui in Sicilia in mano di nessuno, mentre la casa brucia e si prospettano
costi sociali altissimi. Il governo nazionale intervenga”.