A quattro anni dal terremoto del 2016, lo Spi Cgil di Perugia e della Valnerina tornano a chiedere con forza alla Regione Umbria risposte immediate alle esigenze dei cittadini più anziani e non solo. Il segretario provinciale Mario Bravi ha sottolineato l’esigenza di affrontare immediatamente alcuni punti fondamentali per evitare che il territorio sia stretto nella tenaglia tra “le persone senza casa” subito dopo il sisma e “le case senza persone” al termine della ricostruzione.

Per il segretario provinciale: "I tempi rischiano di essere talmente lunghi che quando case e servizi torneranno a essere disponibili si rischia di non avere più di fronte le persone colpite dal sisma". Il sindacato ha indicato come vada contrastato lo spopolamento in atto, affrontando in maniera prioritaria l’esigenza di servizi essenziali sul territorio. In questo senso, in attesa della ricostruzione dell’ospedale di Norcia, si richiede l'immediata riattivazione del servizio 118 che dopo le 20 non prevede la presenza di medici. Inoltre la popolazione anziana – che in Valnerina supera il 30% – richiede la presenza di specialisti in urologia, oculistica e geriatria. Figure fondamentali al momento totalmente assenti.

ge:kolumbus:rassegnacgil:228550