“Bene le previsioni diventate legge, contenute nel Dl Rilancio, che tutelano il lavoro dei marittimi e dei portuali per quel che riguarda l’autoproduzione, e contrastano il dumping contrattuale nel settore del trasporto aereo, riconoscendo il contratto nazionale quale minimo retributivo e normativo di settore. Principio che chiediamo sia esteso anche ad altri settori dei trasporti dove lo sfruttamento incide sulla qualità delle lavorazioni danneggiando gli operatori. Positivi anche gli emendamenti inseriti in fase di conversione che hanno arricchito la salvaguardia occupazionale. Ma ora ci aspettiamo che i decreti ministeriali attuativi abbiano tempi rapidi”. A dichiararlo i segretari generali di Filt, Fit e Uiltrasporti, Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi.

“Bene - aggiungono - anche quanto contenuto nel decreto per la newco Alitalia, che apre una grande opportunità di rilancio della mobilità per lavoro, studio e soprattutto turismo per tutto il paese e su cui attendiamo il confronto riguardo il piano industriale”. “Apprezziamo, inoltre, gli interventi previsti per la tenuta del settore del trasporto pubblico locale e del trasporto ferroviario dove andrà verificata la congruità delle risorse in relazione ad una situazione che rimane complessa. Bene infine, anche la conferma del marebonus e del ferrobonus, che danno prospettive di ripresa e sviluppo".

"Tuttavia - concludono i tre segretari generali - resta tutta la nostra preoccupazione per i marittimi non in rapporto di continuità in attesa di imbarco e per gli stagionali del trasporto aereo in attesa di impiego, in quanto entrambi non possono beneficiare degli ammortizzatori sociali, non essendo contemplati nel decreto. Per queste due categorie di lavoratori, come già avevamo richiesto e che ora hanno bisogno urgente di essere inseriti nel prossimo decreto economico, chiediamo ammortizzatori sociali applicati nell'ambito dei settori di riferimento".