“L'intesa sulla redistribuzione dei migranti salvati in mare che è stata raggiunta ieri alla Valletta tra Francia, Germania, Italia e Malta, dimostra che quando c’è volontà le questioni si affrontano. Dopo quattordici mesi di attacchi strumentali e polemiche sterili nei confronti dell’Europa, in meno di un mese finalmente si agisce per praticare soluzioni”. Lo afferma in una nota il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra.
 
Per il dirigente sindacale, l’accordo “rappresenta un primo significativo passo per responsabilizzare l’Europa che, finalmente, assume un’impostazione comunitaria sul tema, evitando di scaricare oneri solo sui Paesi di confine”. “Un’intesa - prosegue - che se pur limitata, poiché riguarda solo l’area del Mediterraneo centrale, stabilisce due punti per noi importanti: si rivolge a tutti i richiedenti asilo, non solo a quelli che lo hanno ottenuto e prevede un meccanismo di rotazione dei porti”. “Insistiamo affinché venga presa una posizione netta in tema di rapporti con la Libia. Non si possono mantenere inalterati degli accordi che - sottolinea il segretario confederale - impediscono alle persone di fuggire da un Paese in cui si consumano atrocità intollerabili nei confronti dei migranti”.
 
“Ogni città europea deve essere considerata un porto sicuro. L’accordo di Malta - conclude Massafra - deve essere l’inizio di una discussione che dovrà portare alla modifica del Trattato di Dublino”.