"L'incontro di oggi è stato meramente interlocutorio: non si è discusso già nel merito dell'accordo quadro ma delle procedure". Ad affermarlo è il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, sull'incontro di oggi all'Aran sulla modifica dei comparti. Per la Cgil, aggiunge, "ci sono due questioni preliminari da affrontare per poter avviare la discussione relativa all'accordo quadro: risorse, nella legge di Stabilità non ci sono risorse necessarie a rendere credibile che il governo voglia veramente rinnovare i contratti; secondo, il governo e l'Aran devono liberare la contrattazione di vincoli fortissimi di legge che oggi la limitano". 

Secondo Sorrentino "se si investe sul ruolo delle Rsu, si libera la contrattazione ad ogni livello guardando sia alla qualità del lavoro che dei servizi. Se si ragiona di un accordo sui comparti che salvaguardi la specificità dei settori e renda possibile realmente, attraverso l'esercizio delle relazioni sindacali, un processo partecipato di cambiamento della Pa, si è sulla strada giusta, se no il governo sta temporeggiando". 

"Con aumenti che si vocifera vadano intorno ai 10 euro - precisa la dirigente sindacale - e senza garanzie per la rappresentatività in tutti i settori che tuteli la libertà sindacale non siamo all'apertura di un confronto ma alla prosecuzione delle politiche dei governi precedenti". 

"Dopo sei anni di blocco con la sentenza della Corte i dipendenti pubblici hanno diritto al contratto e noi lavoriamo per consegnare questo obiettivo. Chiariti questi elementi preliminari noi siamo pronti ad affrontare il confronto su accordo e contratti", conclude Sorrentino.