Presidio a Milano davanti al grande magazzino OVS di corso Buenos Aires, 21 dei lavoratori della cooperativa Ecolog. Gli addetti sono impegnati nella gestione in appalto della catena di abbigliamento e casalinghi presso il magazzino di XPO Logistics a Settala (MI). Sono più di 60 le lavoratrici e i lavoratori che hanno ricevuto la notizia della chiusura dello stabilimento al 30 giugno prossimo per la decisione di OVS di trasferire le lavorazioni e interrompere il rapporto commerciale con XPO Logistics.

A seguito di svariati incontri sindacali la trattativa si è interrotta di fronte all’ennesimo rifiuto di OVS e XPO Logistics di ricercare soluzioni per la ricollocazione delle maestranze coinvolte. L’unica proposta avanzata dalle due società, che lo scorso anno hanno fatturato insieme più di 600 milioni di euro, è stata la cassa Integrazione con pagamento diretto dell’Inps fino allo sblocco dei licenziamenti da parte del governo.

In questo momento difficile per il Paese, non possono essere i lavoratori – quelli che operano da anni in catene di appalti e sub appalti per conto dei grandi marchi, quelli che contribuiscono al fatturato di grandi aziende di logistica come XPO che durante il lockdown sono stati definiti indispensabili – a pagare le scelte strategiche e commerciali delle due società. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Milano e Lombardia, al fianco dei lavoratori in questa lotta, chiedono l’immediata riapertura del tavolo di trattativa con soluzioni reali e prospettive occupazionali esigibili.