Non c’è pace per gli oltre 400 dipendenti della ex Embraco, oggi Ventures, di Riva di Chieri, provincia di Torino. La loro vertenza, partita ormai all’inizio del 2018, non ha mai visto la reindustrializzazione promessa e oggi deve fare i conti con una gestione più che discutibile, denunciata più volte dai sindacati. “È tempo di fare luce su una vicenda vergognosa che merita risposte e giustizia verso tutti i lavoratori che a breve si ritroveranno senza nessun sostegno”. Così Fiom, Fim e Uilm di Torino hanno commentato la notizia di questa mattina sulle indagini condotte dai finanzieri, che avrebbero accertato cospicui flussi di denaro, anche verso l’estero, causa del prosciugamento delle casse societarie. Il 17 giugno è stata presentata istanza di fallimento della Ventures: ipotizzato il reato di bancarotta distrattiva.

“Prendiamo atto con positività che la magistratura stia indagando sulla vicenda della mancata reindustrializzazione, anche grazie all’esposto fatto dai sindacati. Abbiamo richiesto un incontro urgente alla Regione per affrontare le vertenze aperte sul territorio. Embraco è l’emblema della crisi e della pessima gestione a danno dei lavoratori”. Per Edi Lazzi, segretario generale dei metalmeccanici Cgil della provincia, e Ugo Bolognesi, responsabile territoriale, “da troppo tempo ormai andava avanti una situazione a tinte fosche, ecco perché abbiamo deciso di fare un esposto alla magistratura. È utile riflettere su questa vicenda che rischia di avere tratti similari con quelle della De Tomaso di Rossignolo e della Blutec di Ginatta. Troppi avventurieri pronti a speculare sulla pelle dei lavoratori, ecco perché il Governo deve essere centrale e garante in operazioni di questo tipo ed ecco perché, se si vuole trovare una soluzione per i lavoratori non c'è altra via che un intervento diretto dello Stato Italiano. Abbiamo già chiesto un incontro con l'assessore Chiorino che ci auguriamo serva a fare un passo in avanti a questa vicenda”.