“Apprendiamo dalla stampa notizie su infiltrazioni mafiose in aziende dell'indotto dello stabilimento Fincantieri di Palermo. Senza entrare nel merito delle indagini della magistratura, riteniamo gravi i fatti emersi che dimostrano come la mafia continui ad avere interesse a condizionare le attività produttive e il lavoro, fenomeno inaccettabile che va contrastato e che abbiamo sempre denunciato e combattuto". Lo dichiarano Angela Biondi e Francesco Foti della Fiom Cgil di Palermo e Roberto D'Andrea, coordinatore nazionale Fiom Fincantieri.

"Ricordiamo che nel lontano 1998 fu siglato il protocollo di legalità in Prefettura a Palermo proprio per evitare le infiltrazioni mafiose, e poi un protocollo nazionale con l'allora ministro Minniti. Chiediamo che i protocolli vengano realmente attuati. Continueremo a seguire gli sviluppi della vicenda, soprattutto per tutelare quei lavoratori che nulla hanno a che fare con i fatti contestati”, concludono i dirigenti sindacali.