Giudizio negativo: tutto da rifare
Nulla di fatto. L’impostazione del governo non va bene. Si è concluso così ieri sera l'incontro al ministero dell'Economia e della Finanze tra i sindacati rappresentati dai segretari generali (oltre a Landini c’erano il segretario della Cisl, Luigi Sbarra e quello della Uil, Pierpaolo Bombardieri) e il ministro Daniele Franco. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha espresso un netto giudizio negativo. “Il perimetro imposto dal governo non va bene. Quei soldi devono andare a lavoro dipendente e pensionati. Esecutivo e maggioranza stanno commettendo un errore". La mobilitazione unitaria prosegue. Sul sito di Collettiva.it, è possibile riascoltare in podcast le parole del leader della Cgil.  
Cgil, Cisl e Uil lo lo hanno ribadito più volte nel corso delle ultime settimane: gli otto miliardi devono andare tutti al lavoro dipendente e ai pensionati. "Non è accettabile - prosegue Landini - che dai 15mila ai 30mila euro di reddito il ritorno sul piano della tutela del salario sia del tutto insufficiente. Voglio fare un esempio: non ha senso che chi guadagna 100mila euro di reddito all'anno abbia lo stesso vantaggio in termini economici di chi ne guadagna 20mila o 25mila. Credo che sia il contrario della progressività e che sia sbagliato come messaggio da dare oggi alle lavoratrici, ai lavoratori, ai pensionati e alle pensionate di questo Paese". Su Collettiva il giudizio della vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, sulle misure fiscale messe in campo finora. Su Collettiva anche l'approfondimento sull'altro capitolo tutto aperto, quello della scuola con l'intervista al segretario generale della Flc, Francesco Sinopoli

L’incontro sui giornali
Fatta eccezione per il manifesto - che propone un richiamo del pezzo di Massimo Franchi, tutti gli altri quotidiani ignorano in prima pagina l’esito dell’incontro. Se ne parla molto però nelle pagine interne. Ecco una breve carrellata dei titoli. Sole 24 ore (Giorgio Pogliotti e Marco Rogari a pagina 2): “Fisco, intesa blindata da Franco, nessuna apertura ai sindacati”. Il Sole 24 ore ricorda anche che sulle pensioni non è stato ancora aperto nessun tavolo. Corriere della Sera: “Manovra, più di seimila emendamenti. Fisco, tensione tra Franco e i sindacati” (Enrico Marro e Claudia Voltattorni a pagina 13). La Repubblica: “Favoriti i più ricchi”. Sul fisco i sindacati valutano lo sciopero” (Valentina Conte, p.13).  La Stampa: “Manovra, il No dei sindacati”, Paolo Baroni a pagina 8. Sempre Baroni sul Secolo XIX: “Strappo sulla manovra, i sindacati più vicini allo sciopero generale”. Il manifesto: “Fisco, il ministro Franco non ascolta i sindacati: mobilitazione intensificata” (Massimo Franchi, p.4). Avvenire: “Sull’Irpef il governo non cambia linea. Sindacati sul piede di guerra” (Nicola Pini a pagina 9). Anche sui giornali dell’area di centro destra si dà conto della rottura di ieri sera. Il Tempo: “Schiaffo dei sindacati a Franco”. Libero: “I sindacati bocciano l’intesa sul fisco”. Il Giornale: “Il governo blinda la manovra”. 

I titoli delle prime pagine
Il Sole 24 ore apre con la notizia dell’inflazione al 6% in Germania e in taglio medio lancia la sfida di Bollorè per la Tim, mentre proseguono le grandi manovre di Kkr, il gruppo finanziario americano. Sul Corriere della Sera in evidenza la pandemia: “Variante, è corsa al vaccino”, mentre a centro pagina la notizia dell’addio a Twitter del fondatore Jack  Dorsey (45 anni). Iniziativa speciale quella di Repubblica che spara in apertura la tragedia delle morti sul lavoro: “1000, sono i morti per lavoro in dieci mesi, mai così tanti” con una serie di foto di primi piani delle tante persone scomparse.  Il servizio è di Marco Patucchi, il commento di Chiara Saraceno. A centro pagina il titolo “Usa-Ue, fermare il panico”: da Washington a Bruxelles un argine a difesa della ripresa economica. Di pandemia parla anche il Messaggero che punta sulla notizia regionale: “Lazio verso il Natale giallo”. Gli fa eco La Stampa di Torino: “Scuola, in Dad con un solo contagiato”. Sul giornale diretto da Massimo Giannini l’editoriale è a firma della presidente della Bce, Christine Lagarde: “La lectio a Torino: Covid, Bce e sfide globali”. Nel panorama delle prime pagine si distinguono il Fatto Quotidiano e il manifesto. Il primo si dedica ai retroscena della battaglia per il Quirinale con le rivelazioni di un esponente dei Cinque Stelle. Il manifesto titola invece sull’ora legale, ovvero sul tema della depenalizzazione delle droghe leggere con la conclusione della VI Conferenza nazionale sulle dipendenze. A centro pagina: “Su le vaccinazioni, ma non per tutti”. 

Editoriali e interviste
Tra le interviste molte riguardano la battaglia del Quirinale e gli assestamenti della politica. Tra queste l’intervista a Enrico Letta sul Foglio: “I campi larghi antisovranisti di Letta”. Sul Corriere della Sera parla Giuseppe Conte: “Per l’elezione al Quirinale giusto dialogare con la destra”. Su Repubblica parla  Antonio Martino: “Sette anni al Colle sono peggio di un funerale. Berlusconi? Ha già tante case”. Su La Stampa da segnalare una intervista all’ad di Engineering in lizza per i dati della Pa: “Pronti alla gara per il cloud, più smart working per attirare talenti”. Per quanto riguarda i commenti e gli editoriali, da segnalare Adriana Cerretelli sul Sole 24 ore: “Nel 2022 troppe incognite politiche sul futuro della Ue”. Sullo stesso giornale Lina Palmerini: “Sul bilancio i partiti cominciano a scoprire le carte” (p.10). Sui temi europei scrivono anche Giuliano Pisapia sul Corriere della Sera: “Europa a rischio indifferenza” (p.28) e Angelo Panebianco: “La spinta necessaria per la Ue”. Da Repubblica segnaliamo Chiara Valerio: “Perché la cannabils va legalizzata” (a pagina 32). Sul Messaggero l’editoriale è dedicato alla politica economica: “La spesa impazzita che rallenta il Pnrr” di Francesco Grillo. Su La Stampa, sempre a proposito della corsa al Quirinale da  segnalare l’approfondimento di Annalisa Cuzzocrea: “Da Belloni a Binci, 12 idee per il Colle” (a pagina 11). Sullo stesso giornale Michela Marzano: “Se la Ue rinuncia al Buon Natale” (p.29, la filosofa prende spunto dall’ennesima polemica inutile della Lega sulle scelte linguistiche della Ue per fare un discorso profondo sulle differenze). Tornando alle scelte per il presidente che sostituirà Mattarella, sul Fatto Quotidiano  scrive Gad Lerner: “Berluscones, avviso a Draghi, o lascia il Colle a Berlusconi o sono dolori”. Mentre molti quotidiani danno spazio con giudizi molto diversi alle polemiche sulla denuncia della giornalista che è stata molestata davanti allo stadio (si distingue per political scorrect Giuliano Ferrara sul Foglio), il manifesto è molto più preoccupato della fuga dei giovani dall’Italia. Ne parla Luigi Pandolfi: “L’esodo dilagante dei giovani che il Pnrr ignora”. Sempre sul manifesto Luigi Agostini parla della Conferenza di organizzazione della Cgil, grande occasione anche per un ripensamento della politica. A proposito di pandemia e vaccini  su molti quotidiani troviamo l’intervista a Katalin Karikò, vicepresidente senior di Pfizer-Biontech. La Stampa titola: “Vaccino più forte dell’ultima variante. Per i bambini sufficienti due dosi” (p.3).

Su Collettiva 
Oltre ai temi di politica economica in evidenza sulla home page, da segnalare nella rubrica Buona Memoria il racconto della strage delle Fosse Ardeatine  Dopo sei mesi dall'eccidio avvenuto nel marzo 1944, 322 corpi massacrati dai nazisti tornano finalmente ad avere un nome, 13 resteranno sconosciuti. La commissione che li esamina indaga anche sulle cause della morte. Si pensava fossero stati giustiziati in massa, magari con l'utilizzo dei mitra. Invece no. Vennero assassinati uno alla volta, con un colpo di pistola alla nuca

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