Sulle prime pagine 
Al centro dell’attenzione in apertura di settimana le decisioni che il governo Draghi dovrà prendere sulla lotta al Coronavirus che continua a replicarsi in nuove varianti e ad essere aggressivo. “Divieti fino a primavera” è il titolo di Repubblica che nel sommario sintetizza anche le tensioni politiche: Prorogare di 30 giorni le limitazioni agli spostamenti. Il ministro Speranza per la linea dura, ma Gelmini frena. I governatori chiedono di ridiscutere le misure. Intanto negli Stati Uniti il Covid ha ucciso 500 mila persone, più delle guerre mondiali. Dal Recovery Fund subito 1,5 miliardi per aiutare chi cerca lavoro. Il primo Consiglio dei ministri sulla pandemia anche sul Corriere della Sera: “Ristori e divieti: le regole di Draghi. Sono tre le notizie messe in evidenze dal quotidiano milanese: un solo portavoce per gli scienziati, chiusure flessibili in base ai contagi e coinvolgimento dei medici di base per la somministrazione dei vaccini. Sempre a proposito di Covid il Corriere pubblica la notizia sulle intenzioni dell’Inail che non risarcirà chi si ammala senza essersi vaccinato. (Lorenzo Salvia a pagina 9).“Chiusure per riaprire a Pasqua” è il titolo del Messaggero: oggi in cdm il primo decreto dell’era Draghi: per un mese niente spostamenti tra Regioni. La proposta dei governatori: “Ristori contestuali ai divieti”. Per gli esperti il picco si registrerà a metà marzo. Aperture diverse quelle de La Stampa e del Fatto Quotidiano. Il quotidiano torinese apre con una intervista al Commissario Ue, Gentiloni: “Con Draghi rinasce l’Italia”. Il Fatto si concentra invece sulla crisi del movimento a Cinque Stelle: “Rifondare il M5S con Conte. Draghi, fiducia non in bianco”. Il titolo si riferisce ad una intervista all’ex guardasigilli Bonafede. Dal Consiglio dei ministri di oggi dovrebbe uscire anche la lista completa dei sottosegretari. Un’altra apertura originale è quella del Sole 24 ore che riporta l’attenzione sull’emergenza giovani: “Sos giovani: Italia ultima in Europa, deserto al Sud”. Sui giornali del lunedì immancabile lo sport con le notizie sul campionato di calcio, ma soprattutto sull’impresa di Luna Rossa che riporta l’Italia al vertice della vela mondiale: dopo le vittorie con “la barca che vola”, ora ci sarà la sfida storica agli australiani. Su La Stampa il commento dei mitico Cino Ricci, l’uomo di Azzurra (a pagina 21). Tra i titoli di prima pagina da segnalare le reazioni agli attacchi mediatici alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. 

Lutti: ci lascia un grande costituzionalista
“La morte di Gianni Ferrara, avvenuta sabato sera, ci addolora profondamente. Ci lascia un uomo di grande cultura e un grande costituzionalista”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Gianni Ferrara – ricorda il numero uno della Cgil – ha insegnato nelle Università di Genova, Napoli e Roma. Alla sua scuola si sono formate generazioni di docenti di diritto costituzionale. Non è stato solo uno studioso rigoroso e raffinato, ma un vero e proprio ‘militante della Costituzione della Repubblica’, come ebbe modo di definirsi. Amava la Costituzione a tal punto da volere che ‘si dispiegasse nella piena effettività giuridica e sociale’”. “Per questo – aggiunge Landini – coniugò in tutta la sua vita il lavoro teorico con la militanza politica, scegliendo la sinistra per condurre le sue battaglie (il PSI prima, il PCI poi) e ricoprendo anche incarichi istituzionali di rilievo. Fu capo di gabinetto di Francesco De Martino nel Governo Colombo e Deputato nelle legislature IX e X”. “Ci mancherà – conclude il segretario generale della Cgil – la sua sapienza, il suo partecipare, mai venuto meno, alla causa del movimento dei lavoratori e alle sue lotte. E anche la fermezza, accompagnata non di rado da una tagliente ironia, con la quale sosteneva le sue idee. Esprimo il cordoglio mio personale e di tutta la Cgil alla famiglia”.

Le interviste
Parla il commissario Gentiloni
Il direttore Massimo Giannini intervista su La Stampa il Commissario Ue, Paolo Gentiloni: “A questo punto l'Italia può diventare protagonista della rinascita europea.... Tra una telefonata con Ursula Von Der Leyen e una conference call con il ministro dell'Economia slovacco, Paolo Gentiloni da Bruxelles fa il punto sulle tante svolte che in questi giorni attraversano il mondo, l'Europa e l'Italia. Nonostante la pandemia che non arretra e l'economia che non riparte, c'è la percezione che, grazie a un «effetto Draghi», il nostro Paese possa tornare a credere in «una nuova ricostruzione» e a giocare «un ruolo decisivo nell'Unione». Dopo le «sbandate» degli ultimi tre anni, soprattutto quelle del Conte gialloverde, il Commissario Ue vede finalmente «un'Italia più virtuosa», cioè più attenta agli investimenti perla crescita, alla stabilità finanziaria, alla gestione del debito, al controllo degli sprechi. Un'Italia che assicura ristori e sussidi a chi non ce la fa, «ma che comincia finalmente a occuparsi di come finanziare i motori a idrogeno o i semiconduttori». Se il Paese va in questa direzione, completando il Recovery Plan, entro l'estate incasserà la prima tranche dei 209 miliardi..

Bonaccini: cambio di passo sui vaccini
Presidente Bonaccini, di chi è la colpa se l'Italia ha poche dosi di vaccino?, chiede Monica Guerzoni a pagina 5 del Corriere della Sera: “Le forniture dipendono dalle aziende produttrici, i contratti li ha firmati la Commissione europea per tutti gli Stati membri. Io confido nella forza della Ue e nell'autorevolezza internazionale del presidente Draghi, perché cessino i tagli e le dosi in arrivo si moltiplichino. Serve un deciso cambio di passo”. In che tempi sarà possibile produrre vaccini in Italia? “Abbiamo distretti della chimica-farmaceutica e della meccanica di grande qualità. Concordo con Prodi quando propone che le imprese che detengono i diritti sui vaccini lf rendano disponibili a chiunque sia in grado di produrli con efficacia. La ricerca ha potuto contare ovunque su ingenti fondi pubblici, è il momento di restituire alla collettività. I vaccini devono essere un bene pubblico”. Arcuri va licenziato, come chiede Salvini? “Sono scelte che non mi competono, noi con Arcuri abbiamo discusso ma collaborato positivamente”. Con il nuovo Dpcm bisogna cambiare il sistema dei colori e inasprire le regole, anche fino a un nuovo lockdown? “Le persone sono esauste. li continuo entrare e uscire da zone colorate, senza che si riesca a piegare la curva in maniera strutturale, non aiuta. Ci sono attività economiche che non sanno cosa accadrà il giorno dopo, altre chiuse da troppi mesi. Occorre cambiare schema. Al governo chiediamo un confronto sulla revisione dei parametri e delle misure, per dare maggiori certezze a cittadini e imprese e rendere più efficace l'azione di contrasto al virus”. Pensa ancora a una zona arancione per tutta l'Italia? “Qualcuno ha interpretato la mia proposta come l'estensione della zona arancione a tutto il Paese. Non è così, dobbiamo evitare che dopo l'anno dell'unità e della solidarietà, segua l'anno della rabbia sociale e della frustrazione. Chiediamo al Cts indicazioni più chiare e al governo di riconsiderare l'impianto…  

Franceshini: riaprire cinema e teatri
Sempre sul Corriere della Sera (intervista a cura di Paolo Conti a pagina 6) il ministro Dario Franceschini parla del rilancio della cultura e risponde alle domande sulle scelte fatte a proposito di nomine. “L'Italia sia la prima a riaprire anche cinema e teatri. Sono luoghi sicuri”. Il ministro: proporremo al Cts misure integrative, potrebbero esserci biglietti nominativi e tracciabilità L'offerta culturale Credo che il nostro Paese, più di altri, abbia bisogno come l'ossigeno di ritornare ad avere un'offerta culturale , sulla nomina di Gabriel Zuchtriegel a Pompei è nata una dura polemica con le dimissioni di due membri del Consiglio scientifico del Parco Archeologico. Come risponde? “La terna è stata scelta da una commissione internazionale di altissimo livello presieduta da Marta Cartabia che ha selezionato i curriculum e indicato tre nomi… C'è chi dice che Zuchtriegel ha solo quarant'anni. Per Stefano De Caro, uno del due dimissionari, non ha i titoli sufficienti in restauro per affrontare Pompei. “L'età è un elemento a favore, non contro 'Luchtriegel. Per il resto, rispetto tutte le opinioni: mi prendo la responsabilità della scelta e si giudicherà nel merito dei risultati, sono convinto che saranno ottimi..

Bombardieri (Uil). Bene aprire le fabbriche
Sì alle vaccinazioni nelle fabbriche e a tutte le iniziative che possano «accelerare le operazioni per tutta la popolazione». Lo dice ilI leader della Uil Pierpaolo Bombardieri, rispondendo alle domande di Rosaria Amato su Repubblica (p.4) e rivendicando anzi una "primogenitura" sindacale della proposta lanciata ieri dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi: “Durante l'incontro con il ministro del Lavoro, il 14 febbraio, è stato anzi proprio Casasco, il segretario della Confapi, a proporlo a Orlando”. Sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori quindi non ci sono divergenze tra sindacati e organizzazioni imprenditoriali? “Penso che la convergenza su questo progetto dimostri anzi che le parti sociali sono disposte a fare la propria parte nella gestione dell'emergenza, e che sia il momento di metterci seduti intorno a un tavolo con il governo. Ad oggi ancora i vaccini non ci sono per tutti, ma prima o poi arriveranno, e a quel punto dobbiamo farci trovare pronti per distribuirli il prima possibile”… 

Sapelli: il vero compito di Draghi
Lo storico Giulio Sapelli risponde alle domande di Nino Sunseri su Libero. Professore come giudica l'arrivo di Draghi a Palazzo Chigi? “Una notizia molto positiva. Un po' come Martin Guzman che da ministro dell'Economia argentino sta trattando la ristrutturazione del debito con il Fondo Monetario. Anche lui come Draghi non c'entra niente con la maggioranza che esprime il governo. Entrambi hanno messo le loro competenze al servizio del Paese”. L'Argentina sempre nel cuore come tempi in cui insegnava a Buenos Aires. “L'Argentina è stato uno dei Paesi più ricchi del mondo. I populisti l'hanno portata al fallimento . Il compito di Draghi è quello di evitare all'Italia lo stesso destino”. Lo conosce bene? “Eravamo entrambi nel consiglio d'amministrazione dell'Eni. Nei suoi interventi era sempre affabile, garbato, puntuale. Visto che non riuscivo a dimagrire mi mandava i biglietti con le diete. Ora dovrà mettere in riga l'Italia. Draghi come Monti? “Chi lo dice non ha capito proprio niente”, Monti doveva tagliare mentre Draghi dovrà spendere Tutto qui? “La differenza viene dalla diversa formazione» Draghi ha studiato con Federico Caffè economista keynesiano e Monti alla Bocconi. …

I commenti
Sono molti gli argomenti scelti oggi dai commentatori. Tra questi segnaliamo Walter Veltroni sul Corriere della Sera che stigmatizza gli attacchi contro Giorgia Meloni: “L’odio da odiare senza divisioni”, Anche autorevoli docenti universitari di sinistra, persone di cultura, si lasciano andare a incredibili espressioni, come è accaduto nel confronti di Giorgia Meloni, che contengono più manifestazioni di disprezzo: nei confronti di chi ha opinioni diverse dalle proprie, di chi è donna e anche di chi fa lavori umili, evocati come paradigma della volgarità…Sempre sul Corriere da segnalare Federico Fubini sulle “conseguenze asimmetriche del Covid”. Nella rubrica Dataroom Milena Gabanelli e Simona Ravizza analizzano gli effetti della crisi Covid in Europa (p.12). Su Repubblica l’’ex direttore Ezio Mauro analizza il percorso politico dei Cinque Stelle: “Grillo, l’antistato che diventa sistema”. Ilvo Diamanti racconta invece l’Italia dopo un anno di pandemia: “Noi salvati da Ue e famiglia” (p.8). Sul Messaggero la provocazione di Francesco Grillo a proposito di pubblico impiego (La sindrome del posto fisso): “E’ alla riqualificazione del ruolo dello Stato che è, in gran parte, legata la sfida difficile che Mario Draghi si è posto. Una sfida che si gioca tutta sulla possibilità di ritrovare, in tempi rapidi, fiducia nel proprio lavoro e responsabilità delle proprie scelte. Il dramma dell'amministrazione pubblica italiana è che, oggi, a mancare sono entrambi i valori. . Si è drammaticamente usurata l'idea di potere - con il proprio lavoro - contribuire al progresso di una comunità nella quale si fa fatica a riconoscersi. E avendo perso motivazione, è dilagata - soprattutto in certi settori - una "fuga dalla firma" (come l'ha definita Draghi) che ha finito con il paralizzare una società che delle firme dell'amministrazione pubblica ha, ancora, un bisogno paradossalmente cresciuto. Ed allora la domanda più urgente è: c'è un modo di superare la crisi doppia di istituzioni che hanno perso efficienza rispetto ai propri compiti più tradizionali e rischiano di essere superate da una trasformazione tecnologica che sta creando bisogni completamente nuovi e nuove possibilità di soddisfarli?..”Da La Stampa da segnalare l’analisi di Pietro Garibaldi: “Riforma fiscale dove sono i soldi” e il pezzo di Gianni Riotta, “Se l’algoritmo Etico di Google licenzia tutte le sue manager” (a pagina 19). Dalle pagine dell’inserto settimanale di economia del Corriere della Sera segnaliamo l’articolo di Ferruccio De Bortoli sulla necessità di selezionare nella distribuzione degli aiuti per la ripresa: “Lavoro e imprese, gli iceberg sulla rotta. Vanno protetti tutti i lavoratori, non tutte le attività, ha detto Draghi. Ora la difficile navigazione tra il blocco dei licenziamenti, la riforma degli ammortizzatori sociali e dei centri di riqualificazione, aziende sane e in crisi” (a pagina 3 del blocco Economia. 


Segnalazioni da Collettiva.it
Apertura sul tema carsico delle pensioni che anche se non sono tra le urgenze del governo Draghi dovranno essere affrontate in vista della fine di Quota 100 e della necessità di superare la Riforma Fornero:

La storia del lavoro. Rinascono gli scritti di un importante storico francese della scuola delle Annales, Lucien Febvre, grazie al lavoro di Fabrizio Loreto (Università di Torino). Ne ha parlato ieri Davide Orecchio:Quando il lavoro entrò nella storia”. . Accanto all’articolo di Orecchio, quello di Francescopaolo Palaia sull’utilità della disciplina della storia del lavoro. 
Da segnalare anche l’inchiesta di Carlo Ruggiero sui vaccini e la produzione in Italia. 

Nella rubrica  Buona Memoria oggi si parla di Andy Warhol. L'artista Pop, pittore, grafico, illustratore e sceneggiatore, morì a New York il 22 febbraio 1987. Durante il suo viaggio in Italia si era innamorato del simbolo del Pci, falce e martello a cui dedicò una serie di opere

Appuntamenti Cgil
Oggi in Senato
Audizione informale in Senato, presso le Commissioni Bilancio e Politiche dell’Unione Europea, riguardante l’esame della proposta ‘Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza’ (PNRR) .Partecipa la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi 

Domani la manifestazione dei lavoratori dello spettacolo
Domani,  23 febbraio, iniziava per l’intero mondo della Cultura un anno di profonda sofferenza con conseguenze gravissime sull’occupazione e sul reddito delle lavoratrici e dei lavoratori e delle loro famiglie. Appuntamento a Roma, davanti al Teatro dell’Opera, alle ore 10. L’iniziativa è promossa unitariamente dai sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil ‘Torniamo a fare spettacolo. Prevista la partecipazione del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. L’ iniziativa unitaria promossa ad un anno da allora è per dare visibilità e testimonianza al settore tutto, per alzare i riflettori sui rischi che il prolungarsi della pandemia e delle conseguenze gravi che potrebbero determinare chiusure definitive di teatri e cinema e la perdita di posti di lavoro e di molte professionalità importanti in tutti i comparti. Si propone di dare un impulso mirato a tutti i soggetti in campo per la ripartenza possibile e necessaria. Le condizioni di sicurezza unitamente alle risorse disponibili debbono indirizzarsi senza indugio alla ripartenza della programmazione e dell’attività produttiva.

L’agenda degli appuntamenti
Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti, vedi l’agenda sul sito della Cgil nazionale e l'agenda su Collettiva.it: 

Dalle Regioni 
Patto per il lavoro e il clima. Conferenza stampa a Parma
Domani, martedì 23 febbraio, le delegate e i delegati, le pensionate e i pensionati di Cgil, Cisl e Uil di Parma si daranno appuntamento in videoconferenza sulla piattaforma Zoom per un momento di informazione e confronto sulle prospettive di sviluppo del territorio, in termini di sostenibilità economica e ambientale e di inclusività sociale, alla luce del nuovo "Patto per il Lavoro e il Clima" varato dalla Regione Emilia-Romagna nel dicembre scorso.Il programma dell'Attivo provinciale e il rilevante significato che assume per il mondo del lavoro e le rappresentanze sindacali, che hanno contribuito fattivamente alla stesura del documento, saranno presentati in conferenza stampa questa mattina alle 11, presso la Sala Ilariuzzi della Camera del Lavoro di Parma. Alla conferenza stampa interverranno Lisa Gattini (CGIL Parma), Angela Calò (CISL Parma e Piacenza) e Mario Miano (UIL Parma e Piacenza).