Sulle prime pagine di oggi sono due gli argomenti ricorrenti: la contesa europea sul Recovery Fund e le scelte ormai non rinviabili sulla conferma o la revoca della concessione della Società Autostrade per l’Italia. Sul Corriere della Sera il braccio di ferro tra Conte e Merkel. La cancelliera tedesca cerca la mediazione tra i paesi europei sulla spinosa questione dei fondi, ma il presidente del Consiglio italiano continua a fare muro. Dopo un’ora di incontro nel Castello di Meseberg sono state confermate le distanze tra la Germania e l’Italia. “La trattativa sul Recovery fund – ha dichiarato Conte – non può ridursi a una discussione su qualche miliardo in più o in meno”. Durante la conferenza stampa i toni sono stati diplomaticamente smorzati e sia Conte, sia Merkel si sono dichiarati fiduciosi che al prossimo vertice di Berlino si troverà un accordo. Sul Corriere della Sera Antonio Polito parla di “sindrome da trincea”. Anche la Stampa dedica al sua apertura di oggi alla politica europea: “Conte-Merkel, avanti piano: niente accordi a ribasso”. Oltre alle notizie sull’incontro nel castello del presidente italiano e della cancelliera tedesca la Stampa propone due approfondimenti. Quello di Veronica De Romanis sui “quattro frugali da convincere” (i paesi che si oppongono all’utilizzo del Recovery fund) e quello di Massimiliano Panarari, “la ciambella del populismo” in riferimento al ritorno di Salvini al Papete (p.11). Sul manifesto scrive Andrea Colombo: Conte non trova l’accordo con Merkel (a pagina 2).

La foto notizia storica
Su quasi tutte le prime pagine lo scatto che ritrae di spalle il presidente della Repubblica italiano Sergio Mattarella per mano al capo di stato della Slovenia, Borut Pahor davanti al monumento dei caduti sloveni vicino alla Foiba di Basovizza. L’incontro e la scelta di farsi fotografare mano per mano durante il minuto di silenzio in onore delle vittime della Foiba sono giudicati unanimemente un fatto storico (Corriere della Sera alle pagine 15 e 16 con un commento di Marcello Flores). Sulla prima pagina di Repubblica la vignetta di Mauro Biani con una bambina che sta in altalena tra i due capi di Stato e il titolo “Europa”. “Mano nella mano 75 anni dopo contro il male della Storia (servizi alle pagine 12 e 13).

Autostrade, il giorno della verità
Arriverà oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri (salvo sorprese dell’ultima ora) il dossier sulla probabile revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia (Aspi). In caso di revoca è prevista la nomina di un commissario. Per la prima volta, dopo le tante esitazioni dell’ultimo periodo anche il Pd apre ad un possibile ingresso pubblico nella gestione della società, mentre solo Italia Viva di Renzi si mette ancora di traverso rispetto alla revoca della concessione. La faccenda assume anche valenze internazionali visto che si è scoperto che tra i soci di Aspi ci sono fondi cinesi e industriali tedeschi. La società dei Benetton è esposta ora ad un concreto rischio default. Sul Corriere della Sera si parla di ipotesi di commissario per Autostrade e di pressing dei soci esteri. Il governo dovrà decidere oggi (Lorenzo Salvia e altri servizi alle pagine 5 e 6). Anche su Repubblica si parla dell’ipotesi del commissario per Autostrade con un retroscena di Annalisa Cuzzocrea sulla “partita parallela di Di Maio con i Benetton” (a pagina 6). Anche il Messaggero apre con le notizie su Autostrade concentrando l’attenzione sulla “trincea estera”, ovvero sul peso di soci tedeschi e cinesi dei Benetton. Oggi si deciderà al Consiglio dei ministri, ma secondo il quotidiano romano è anche probabile un nuovo rinvio. Il titolo a picco in Borsa. Molto critico e ironico il Fatto quotidiano che pubblica in prima pagina un fotomontaggio di Benetton ridotto a barbone con il titolo “La pacchia è finita. United Dolors of Benetton”. Il manifesto parla di “caselli in aria” a proposito del giorno della revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. Il premier non teme ricorsi perché il pubblico non può farsi ricattare dai responsabili del disastro. Una parte dei settemila dipendenti di Autostrade potrebbe transitare verso l’Anas. E a proposito di interventi pubblici in economia da segnalare sul manifesto un’analisi dell’economista Roberto Romano: “La debolezza del ruolo pubblico nell’economia”. Si parla in particolare del Pnr, il Piano nazionale di riforma, presentato il 6 luglio come allegato al Def (Documento Economico  e Finanza). Anche se in genere il Pnr è sottovalutato, quest’anno, sostiene Romano, è molto importante perché mette nero su bianco le linee essenziali del Programma di ripresa e Resilienza (a pagina 2).

Tutte le misure sul lavoro sono in scadenza.
Dal Sole 24 ore: Il governo è pronto a varare una nuova proroga della Cig di emergenza in scadenza nei prossimi giorni. L’ipotesi allo studio prevede ulteriori 18 settimane di ammortizzatore, a carico dello Stato per consentire alle aziende e ai settori che ne hanno bisogno una “copertura” fino a fine anno. A questo dovrebbe affiancarsi la proroga (sempre fino a dicembre) dello stop ai licenziamenti, che sulla carta scadrà il 17 agosto. Tra le ipotesi allo studio c’è quella di consentire i recessi in tre casi: fallimento, cessazione dell’attività produttiva e accordo sindacale per una uscita concordata del lavoratore (servizio di Claudio Tucci a pagina 8) Sempre sul Sole da segnalare due riflessioni sul lavoro. Quella firmata da Tiziano Treu e Claudio De Vincenti su un “fondo unico per le crisi” (p.20) e quella di Francesco Seghezzi sulle “regole mirate” per il lavoro agile (p.20)

Fisco. Cgil: incomprensibile il parere del Garante della Privacy
La Cgil interviene sul parere del Garante della privacy sull'incrocio dei dati della fatturazione elettronica che è giudicato “incomprensibile” in un momento storico dove la priorità dovrebbe essere la lotta contro l'evasione fiscale, vera causa del debito pubblico e madre di ogni ingiustizia fiscale del nostro Paese”. È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale. “È doveroso – prosegue la nota di Corso Italia  - tutelare i contribuenti onesti e pseudonimizzare i dati nella fase di analisi; altro è invece impedire di svolgere analisi predittive massive sui big data per individuare profili a rischio evasione. Per la Confederazione “è davvero inaccettabile  che si impedisca all'operatore pubblico di poter utilizzare i dati a sua disposizione per combattere una piaga come evasione”.

Pensioni. Ghiselli (Cgil): il sistema è in equilibrio, riaprire il tavolo per vera riforma 
“È del tutto priva di fondamento l'affermazione per cui il numero di pensionati in Italia a maggio avrebbe superato il numero dei lavoratori occupati: i pensionati italiani sono poco più di 16 milioni, gli occupati, come gli ultimi dati Istat rilevano, oltre 23 milioni. E questo anche considerando l’impatto di Quota 100 - le circa 150 mila pensioni liquidate nel 2019 sono state la metà di quelle previste - e il calo delle persone occupate registrato negli ultimi mesi a causa del Covid 19”. Così il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli a commento di quanto dichiarato questa mattina da Paolo Zabeo, coordinatore dell'Ufficio studi della CGIA di Mestre, a  Radio Cusano Campus.

Per il dirigente della Cgil si tratta di “un errore non da poco, se condito con considerazioni relative alla presunta insostenibilità del sistema previdenziale italiano, forse finalizzate ad evocare ulteriori misure restrittive sulle pensioni”.“La verità è un’altra”, sostiene Ghiselli. “Pur considerando gli effetti ancora incerti, nella durata e nell'intensità, di questa crisi, il sistema previdenziale italiano è più che in equilibrio e lo sarà anche nei prossimi anni, confermando nel 2035, secondo le previsioni della Ragioneria Generale dello Stato, la stessa incidenza sul Pil del 2020. Fra l’altro, come si evince dal Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2020 della Corte dei Conti - prosegue - rispetto alle previsioni dei documenti ufficiali dello Stato del 2015 la spesa pensionistica nel 2019 è stata inferiore di 8,806 miliardi, l’età media di pensionamento è aumentata dai 61,1 anni del 2011 ai 63,9 del 2019 e il numero annuo di pensionamenti è passato dai 425 mila del triennio 2008-11 ai 363 mila del triennio 2016-18”. Dati che - sottolinea il segretario confederale - confermano la tenuta del sistema e che rafforzano la richiesta del sindacato al Governo di riaprire il tavolo per una riforma previdenziale basata su maggiore flessibilità in uscita, sul riconoscimento del lavoro gravoso, di cura e delle donne, sulla tutela dei lavori poveri e discontinui. Nonché - aggiunge in conclusione - per varare misure urgenti per accompagnare le persone dal lavoro alla pensione, per risolvere il problema degli esodati e favorire da subito l'uscita anticipata di chi è disoccupato, invalido e degli addetti ad attività particolarmente esposte al contagio”.

Scuola. Flc Cgil: è accanimento contro i precari
In fase di conversione del Decreto Rilancio è stata inserita una norma che mette in discussione diritti fondamentali dei supplenti della scuola: in relazione all'emergenza COVID si parla della possibilità di attivare fino a 50 mila posti aggiuntivi di docenti e ATA con supplenze temporanee, lavoratori che però saranno licenziati senza diritto ad alcun indennizzo in caso di nuovo lockdown.

Inoltre, l’emendamento che prevedeva la possibilità di una procedura semplificata per assumere i docenti specializzati su sostegno è stato bocciato, e questo significa che migliaia di cattedre di sostegno rimarranno scoperte per ancora 2 anni, il tempo previsto per l'espletamento del concorso ordinario. Stiamo assistendo a una gestione dell’emergenza nei nostri settori che affosserà la scuola e il diritto all'istruzione, anziché rilanciarli. Avevamo chiesto di stabilizzare i precari entro settembre e invece nel Decreto Scuola le assunzioni sono state addirittura rinviate al prossimo anno. Il concorso straordinario per i docenti con tre anni di insegnamento è stato complicato a tal punto che non può più essere definito straordinario. Per gli specializzati sul sostegno prima vengono presentati emendamenti di maggioranza per assumerli e poi gli stessi emendamenti vengono bocciati. I nostri operatori stanno lavorando senza sosta per assolvere a tutte le istanze che sono state maldestramente concentrare tra luglio e agosto, sommando domande urgenti come quelle sulle graduatorie per supplenze, a istanze che potevano essere rimandate, come quelle del concorso straordinario che non si svolgerà prima dell'autunno.

La linea politica del Ministero dell'Istruzione sembra dettata dalla Ragioneria dello Stato, tutto è fatto in modo da generare il massimo risparmio, senza riguardo per i diritti degli alunni e calpestando principi fondamentali di tutela del lavoro e della salute. Vediamo una pianificazione lacunosa e improvvisata della ripartenza, con misure inadeguate in termini di organici, risorse e interventi architettonici, responsabilità scaricate sui dirigenti e sui collegi dei docenti. In mancanza di indicazioni su questioni fondamentali, come gli orari di apertura delle scuole o la gestione delle mense, ogni scuola si sta muovendo per conto proprio, deliberando le più varie decisioni su DAD, gestione dei locali e del tempo scuola. L’inadeguatezza delle scelte che si stanno compiendo minaccia seriamente il nuovo anno scolastico, per questo rilanciamo la necessità di stanziare risorse adeguate e indicazioni coerenti sulla ripresa a settembre e chiediamo al Parlamento di agire in coerenza con i principi costituzionali e riconoscere nell'Istruzione e nel lavoro due leve per la crescita del Paese.

Le scelte sostenibili pagano anche nella finanza
Dal Sole 24 ore una notizia singolare. BlackRock boccia 244 colossi industriali perché non investono nella sostenibilità ambientale. Il gruppo americano di risparmio gestito, uno dei più importanti del mondo con 6500 miliardi di dollari in portafoglio ha individuato le aziende che stanno compiendo “progressi insufficienti nell’integrare il rischio climatico nei rispettivi business model. Per questo BlackRock ha votato contro nelle assemblee di 53 bocciate per il clima e minaccio il rischio di possibili disinvestimenti. Tra i bocciati nomi noti come Exxon, Chevron, Lufthansa, Daimler.

I nuovi affari delle mafie
Le mafie puntano al mercato enorme dei crediti deteriorati Npl (non performing load) L’allarme è stato lanciato dalla Criminalpol che parla di un business potenziale di almeno 300 miliardi. La minaccia è arrivata già sul tavolo del ministro degli Interni, Luciana Lamorgese con un rapporto stilato dall’organismo permanente di monitoraggio delle infliltrazioni economiche da parte dei gruppi della criminalità organizzata voluto dal direttore generale della Ps, Franco Gabrielli. Il rapporto, oltre che dalla Criminalpol è stato redatto dai Carabinieri, dalla Dia, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia penitenziaria, dall’Antidroga, dalla Polizia postale e dal Dac, la direzione centrale anticrimine. (Marco Ludovico, Sole p. 11).

Razzismo. Daita (Cgil): solidarietà a Beatrice Ion, basta clima odio.
“Esprimiamo la nostra solidarietà a Beatrice e alla sua famiglia di fronte all’intollerabile episodio di cui è stata vittima. Un'aggressione brutale, di carattere razzista, resa ancor più grave dalla condizione di disabilità della ragazza”. Così la responsabile Politiche della Disabilità della Cgil nazionale Nina Daita dopo l’aggressione all’atleta paralimpica Beatrice Ion e ai suoi genitori. “Non è più possibile tollerare questo clima di odio - sostiene la dirigente sindacale - che alimenta una cultura becera e violenta che si accanisce su chi è più in difficoltà, stranieri, migranti o disabili che siano i bersagli”. “Mai come in questo momento - conclude Daita - occorrono azioni per invertire la rotta rimettendo al centro il rispetto per le persone e i loro diritti, e per dimostrare con i fatti a Beatrice di non essere sola”.

Sanità. La Fp Cgil il 16 luglio presenta la ricerca su 'Case della salute e Presidi territoriali di assistenza'.
“Case territoriali della salute e Presidi territoriali di assistenza: lo stato dell’arte”. Questo il tema della ricerca condotta da Crea Sanità, il Centro per la ricerca economica applicata in sanità, per la Funzione Pubblica Cgil, che verrà presentata giovedì 16 luglio dalle ore 10 alle ore 12 in diretta Facebook su fb.me/fpcgil. A coordinare i lavori il segretario nazionale della Fp Cgil, Michele Vannini, mentre la ricerca verrà presentata da Federico Spandonaro dell’Università di Tor Vergata e presidente di Crea Sanità. A seguire la discussione, con gli interventi di: Carla Collicelli, Ricercatrice senior associata Cnr Itb; Alessio D’Amato, Assessore Sanità e integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio; Roberta Toschi, Responsabile Uo Dater Dialisi e Servizi Ausl Bologna; Stefano Cecconi, Responsabile salute e area welfare Cgil nazionale. Appuntamento giovedì 16 luglio dalle ore 10 in diretta Facebook su @fpcgil.

Agenda degli appuntamenti.
Per un quadro completo degli appuntamenti della Cgil nazionale e della Cgil nei vari territori vedi l’agenda sempre aggiornata di Collettiva.it: