Oggi #FoggiaLiberaFoggia. Venerdì 10 gennaio è il giorno della mobilitazione promossa da Libera nella città pugliese per rispondere alla violenza criminale, in un inizio d'anno già segnato da bombe e attentati, tra cui l’esecuzione di un commerciante d’auto, freddato con 3 colpi di pistola al volto in un agguato dalle modalità mafiose.

La risposta della città e del territorio, però, sarà forte. Alla manifestazione, con inizio alle ore 15.00 in via del Candelaro 27, luogo del primo omicidio dell'anno, hanno infatti aderito oltre 250 realtà dell'associazionismo, dell'impegno civile e naturalmente del mondo del lavoro. Cgil, Cisl e Uil saranno in prima linea.

“Questa mobilitazione – spiegano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Foggia, Maurizio Carmeno, Carla Costantino, Gianni Ricci – è la naturale prosecuzione del percorso avviato il 5 dicembre scorso con #foggiaterradilegalità. La gravità della situazione richiede un impegno corale perché la lotta alla criminalità organizzata, all’illegalità e alla violenza sul territorio non può conoscere soste. Siamo convinti, anche, che dalla ‘piazza’ debbano venire fuori proposte e progetti di intervento condiviso e generale”.

“Fin dal mese di novembre – continuano i tre segretari – Cgil, Cisl e Uil hanno avviato un percorso unitario chiamando a raccolta istituzioni, associazioni, scuole, università, imprese e parrocchie. Quel percorso è sfociato in #foggiaterradilegalità. Ed oggi siamo pronti a tornare in piazza, a fianco a Don Ciotti, consapevoli che la lotta alla criminalità organizzata e alla illegalità non possono e non devono esaurirsi in una manifestazione di piazza, ma deve proseguire ogni giorno nelle istituzioni, in famiglia, in chiesa, nelle scuole e sui luoghi di lavoro”, concludono Carmeno, Costantino e Ricci.

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E proprio Luigi Ciotti, presidente di Libera, sarà in corteo a Foggia: “Davanti a questa violenza mafiosa, una cosa è certa: bisogna schierarsi – afferma il presidente di Libera – per non lasciare sole le vittime di questa violenza, per non lasciare soli i rappresentanti dello Stato, le forze dell'ordine, la magistratura impegnati quotidianamente in operazioni importanti ed efficaci. Per non lasciare soli i cittadini”.

“Bisogna schierarsi come cittadinanza responsabile – aggiunge don Ciotti – e valorizzare il lavoro di resistenza delle tante realtà di questo territorio che provano a costruire percorsi di bellezza e di cambiamento. Bisogna schierarsi per chiamare il male per nome e non girarsi dall'altra parte, perché il male non è solo di chi lo commette ma anche di chi assiste senza fare nulla per contrastarlo. Tutti insieme a Foggia – conclude Luigi Ciotti – perché serve coraggio di avere più coraggio da parte di tutti”.