“Quello accaduto durante la chiusura per le festività natalizie alla Sevel è l’ennesimo incidente mortale che capita nel nostro Paese. Angoscia, sgomento e rabbia sono i sentimenti che viviamo in questi giorni che ci spingono ad alzare, ancora di più, il livello di impegno contro questa vergogna”. Così la Fiom Cgil Abruzzo Molise e la Fiom Cgil di Chieti, proclamando per oggi (giovedì 9 gennaio) due ore di sciopero, con assemblee nella fabbrica di Atessa e in tutte le aziende dell’indotto.

A motivare la protesta l’incidente in cui alle ore 12.30 di venerdì 3 gennaio ha perso la vita l’operaio 28enne Cristian Terilli, dipendente dell’azienda esterna Sinergia, che lavorava in subappalto per la società Comau (del gruppo Fca). Il giovane, originario di Pignataro Interamna (Frosinone), sposato e padre di due bambini di due e sei anni, è morto nel reparto lastratura del sito della Val di Sangro, rimasto schiacciato dal castelletto di traslazione di un elevatore, dal peso di alcuni quintali, mentre svolgeva lavori di manutenzione su una delle linee di produzione dello stabilimento.

“Nel nostro Paese troppo spesso gli incidenti sul lavoro non sono la conseguenza di una mera fatalità, ma di mancanza di formazione, di rispetto delle procedure e delle regole di sicurezza”, spiega la Fiom territoriale: “Troppo spesso questi drammi mostrano l’inadeguatezza dei sistemi di prevenzione e delle misure necessarie per garantire l’incolumità e la sicurezza dei lavoratori. Troppo spesso le condizioni di lavoro vengono messe in secondo piano sottovalutando la necessità della prevenzione. Troppo spesso la formazione e gli interventi di sensibilizzazione sul tema e la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro vengono ritenuti dei costi e non invece degli investimenti sulle persone e sul loro futuro. Troppo spesso l’economia prende il sopravvento sugli stati che legiferano per deregolamentare il lavoro”.

Per i metalmeccanici della Cgil la salute e la sicurezza “devono trovare cittadinanza in tutti i luoghi di lavoro per porre argine a questi drammi, rendendo più forti i lavoratori nella difesa dei propri diritti e rafforzando una condivisa e diffusa cultura della sicurezza. Va rafforzata l’attività ispettiva degli organi preposti, spesso oggetto di tagli da parte dei governi”. Fiom Cgil Abruzzo Molise e Fiom Cgil di Chieti concludono affermando che “un lavoratore, quando esce di casa, deve poter tornarci, riportando il frutto del proprio lavoro ai propri cari. Non è possibile uscire senza poter tornare. Il diritto alla vita di un lavoratore è un bene assoluto che nessuno può cancellare”.