“Garantire un rinnovo contrattuale adeguato per lavoratrici e lavoratori della Polizia penitenziaria che svolgono un ruolo delicato. Provvedere allo stesso tempo ad un aumento del salario accessorio. Il rinnovo conseguente della parte normativa, ferma da oltre dieci anni. Questi i temi che abbiamo posto in apertura del nostro intervento al premier Giuseppe Conte e al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede”. A farlo sapere è il responsabile nazionale della Funzione pubblica Cgil Polizia penitenziaria, Massimiliano Prestini, in relazione all'incontro di martedì 12 novembre a Roma, presso la sede di Palazzo Chigi.

Non solo, prosegue il dirigente sindacale, “queste cruciali questioni: abbiamo sottoposto al governo anche il tema del riordino delle carriere e il bisogno di superare le sperequazioni tra le forze di polizia e all'interno della stessa Polizia penitenziaria, così come l’urgenza di superare le disparità di genere che si registrano in termini di possibilità di carriera”. Tra le questioni poste all'attenzione del governo da parte della Fp Cgil Polizia penitenziaria, inoltre, “assunzioni straordinarie per il corpo, anche e soprattutto in ragione dell’aumento dei compiti affidati agli agenti di Polizia penitenziaria. Infine, il bisogno di avviare un ragionamento sul futuro dell’esecuzione penale e, ultima non ultima, l’introduzione della previdenza complementare”.