Non c’è pace per i “navigator” della Campania. I 471 lavoratori che dovrebbero trovare un posto ai percettori del reddito di cittadinanza vedono allontanarsi la prospettiva dell’assunzione. E' scontro aperto ormai tra Regione Campania e Anpal Servizi, che si tinge anche di giallo. L’accordo faticosamente raggiunto un mese fa, dopo le proteste di chi aveva passato la selezione e lo sciopero della fame di quattro di loro, è infatti saltato. Almeno è quello che sostiene l’Agenzia nazionale politiche attive lavoro, che ha annunciato di aver “appreso con rammarico e stupore che la giunta regionale della Campania non ha approvato la convenzione tra Anpal Servizi e Regione Campania che definiva le modalità di assistenza tecnica”.

Il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola ha però replicato poco dopo definendo “sconcertante e scorretto” il comunicato e sostenendo che la mancata approvazione da parte della Giunta Regionale è “un argomento del tutto privo di fondamento” e “la realtà è esattamente opposta. Anpal tenta artatamente di scaricare sulla Regione inadempienze esclusivamente sue“.

"Non conosciamo le vere ragioni per le quali la giunta regionale della Campania non ha approvato la convenzione” - commenta il segretario generale della Cgil Campania Nicola Ricci -, ma è comunque una presa di posizione grave. La regione su questa criticità ripiomba nell'incertezza e nel disorientamento più totale”. Se la decisione “è solo dettata da una precisa volontà politica” - continua -, la si eplicitasse e sia indicata una soluzione definitiva, perché questa ridiventa una vertenza difficile da gestire in un contesto occupazionale drammatico".

"La scelta della Regione – conclude Ricci - rischia di avere riflessi negativi su tutte le attività di Anpal in Campania e può compromettere la stabilizzazione dei precari storici della società".