“Be Solution è un’azienda che fa parte del gruppo Be-Think-Solve-Execute ed è articolata su quattro siti: Milano, Spoleto, Pomezia (Roma) e Pontinia (Latina). I primi tre svolgono attività assolutamente omologhe di trattamento documentale digitale, mentre a Pontinia vengono svolte attività di archiviazione materiale. Per anni, i principali clienti di Be Solution sono state Istituti di Credito (es. Bnl), Società Finanziarie (es. Findomestic), Sorgenia, Enel, etc. Negli anni, il gruppo ha via via ridotto l’impegno su queste attività e il risultato è stato la perdita progressiva di contratti e commesse. In particolare, su Pomezia, la perdita di lavori come Bnl e Findomestic (peraltro, questo non perduto, ma trasferito al sito di Spoleto) ha portato a una situazione di mono-committenza Enel, da tempo denunciata dalle organizzazioni sindacali come pericolosa per il futuro del sito". Così il segretario della Fiom Cgil Roma Centro Ovest Litoranea, Fabio Filippi.

"Il gruppo non ha fatto nulla per procurare nuove attività; ha volontariamente accompagnato la Be Solution verso il suo spegnimento, mantenendo finchè ha voluto senza grossi sforzi le attività presenti che continuano a procurare dei margini di guadagno, in particolare per ciò che riguardava la commessa Enel. Ad aprile, i vertici Enel decidono di mettere a gara il lavoro su Pomezia;  Be Solution partecipa alla gara dove, nonostante potesse far valere dieci anni di fornitura ineccepibile, riesce nell’impresa di perdere la commessa, classificandosi addirittura terza tra le offerte presenti. A luglio, viene formalizzato l’esito disastroso della gara; Pomezia, dove vige un contratto di solidarietà che scade il 22 dicembre, rimarrà dal 1° gennaio prossimo senza un euro di lavoro. L’azienda annuncia a settembre che non ci saranno alternative alla chiusura del sito, ma aggiunge altresì che prenderà del tempo per aprire le procedure di chiusura e licenziamento collettivo di 81 persone", prosegue il sindacalista.

"Perché prende tempo? Perché nel frattempo mette in atto il piano per isolare il sito di Pomezia dal resto del gruppo (Milano, Spoleto e Pomezia), avviando le procedure di cessione di questi tre siti, facenti parte integrante con Pomezia di Be Solution, a un sopravvenuto, ma noto soggetto imprenditoriale, in passato legato con parte del gruppo Be? Così si vuole inibire alla fonte qualunque rivendicazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori di Pomezia, che non potranno eventualmente richiedere la corretta applicazione dei criteri di legge nell’ambito di tutta l’azienda (i siti in questione sono assolutamente integrati tra loro, omologhi e non individuabili come entità autonome, dal punto di vista delle funzioni). Dunque, si tenta di aggirare ciò che la legge prevede, licenziando di fatto 81 lavoratrici e lavoratori, ancor prima di aver attivato qualunque procedura in tal senso. Un‘operazione spregiudicata e senza scrupoli,  che le organizzazioni sindacali insieme alle lavoratrici e ai lavoratori stanno denunciando e su cui andranno fino in fondo per fare chiarezza su quello che sembra un disegno nato da lontano, dove ognuno, da Be Solution al gruppo Be, dalla stessa Enel all’acquirente Cni, ha giocato un ruolo complice”, conclude l'esponente Cgil.