Da domenica 5 agosto e fino a domenica 19 i cancelli della Bekaert di Figline Valdarno resteranno chiusi per la consueta pausa estiva. I lavoratori, però, non andranno in vacanza, manterranno un presidio fisso di fronte allo stabilimento. “E' nostra intenzione – dicono i sindacati Fim, Fiom e Uilm Firenze - presidiare l'ingresso dello stabilimento per scongiurare qualsiasi atto ostile nei confronti dei lavoratori quale ad esempio lo svuotamento dello stabilimento che determinerebbe una chiusura definitva anticipata dell'attività, come verificato in altre vertenze".

Grazie alla concessione degli spazi esterni da parte dell'American Diner, è stato possibile allestire di fronte all'azienda un punto di raccolta utile ad ospitare un presidio, intorno al quale i lavoratori potranno riunirsi ed organizzare iniziative di piccolo intrattenimento in sostegno alla vertenza. "Invitiamo i cittadini continuare a manifestare la loro solidarietà ai lavoratori portando la loro vicinanza di fronte ai cancelli - scrivono i sindacati - che nelle prossime due settimane saranno luogo di incontro e aggregazione".

Nel corso dell'ultimo incontro sulla vertenza al Mise lo scorso 30 luglio, sindacati, istituzioni locali e governo erano tornati a chiedere unitariamente la sospensione dei licenziamenti, ottenendo però un diniego da parte dell'azienda. "Ci siamo presentati al tavolo per senso di responsabilità verso i lavoratori e per dimostrare una volta in più la nostra disponibilità ad affrontare una trattativa vera, purché sgombra dal conto alla rovescia dei licenziamenti - ha spiegato Daniele Calosi, segretario generale della Fiom Cgil di Firenze - Della proposta dell'azienda ne è stata data lettura dal Ministero e tutti i soggetti presenti al tavolo, dalle organizzazioni sindacali sino al Comune di Figline e Incisa, la Regione Toscana ed al Governo, l'hanno respinta con offesa poiché contiene di fatto solo i licenziamenti".

"Davanti a degli interlocutori che per l'ennesima volta si dimostrano bugiardi - ha concluso Calosi - ribadiamo al Governo la richiesta di non essere spettatore, ma di adoperarsi per salvare il lavoro e a Pirelli di aiutarci a intraprendere ogni azione volta a convincere Bekaert a mantenere l'occupazione".