“Da anni le lavoratrici e i lavoratori Techno Sky, grazie alla loro professionalità, sopperiscono alle carenze organizzative e progettuali dell’azienda, facendosi carico della situazione e cercando di dare il massimo per il cliente. Oggi questa situazione è divenuta insostenibile, di fronte a un’azienda che si dimostra attenta solo ai numeri”. Così Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom Cgil del gruppo Techno Sky/Enav motiva lo sciopero nazionale di venerdì 20 luglio del personale della società di logistica e manutenzione di Enav, che cura gli impianti per il controllo del traffico aereo. I sindacati chiedono l’internalizzazione della società in Enav (eliminando doppi consigli di amministrazione, clientele e sprechi), migliori condizioni di sicurezza per i lavoratori e per i cittadini, un piano di assunzioni che metta fine alla drammatica carenza di organico negli aeroporti, investimenti infrastrutturali negli apparati e nei sistemi di gestione.

“Le carenze aziendali stanno pregiudicando il servizio, la sicurezza sul lavoro e tutta l’organizzazione, con errori e omissioni che diventano sempre più gravi e insopportabili”, prosegue Potetti, nella convinzione “che un’azienda a capitale pubblico, quindi di tutti i cittadini, non possa continuare a essere gestita in questo modo”. La Fiom Cgil chiede un incontro urgente al nuovo governo “al fine di discutere della situazione aziendale e portare alla luce non solo gli ottimi risultati aziendali nei numeri, ma il prezzo al quale questi numeri sono stati ottenuti”.

In Sicilia, ad esempio, la protesta coinvolgerà i 42 lavoratori delle sedi Techno Sky di Palermo, Catania, Pantelleria, Lampedusa e del centro trasmissione dati di Erice. La Fiom Cgil di Palermo, infine, ricorda che un primo sciopero si è già tenuto il 17 giugno scorso, astensione dal lavoro che nei siti siciliani ha registrato un'adesione totale.