Durante l’incontro di oggi, 4 luglio, presso il Mise, la società Condotte "ha informato il tavolo circa la proposta pervenuta dal fondo finanziario Attestor, in merito all’immissione di una finanza d’urgenza per proseguire nella direzione dell’ipotesi di concordato in continuità”. Lo fanno sapere le segreterie nazionali di Feneal, Filca e Fillea, al termine del tavolo convocato dal ministero dello Sviluppo economico, per affrontare la crisi del gruppo, il terzo in Italia, che sta tenendo appeso a un filo il futuro dei 3.000 dipendenti diretti e di altre migliaia dell’indotto.

“Lunedì scorso, gli organismi societari avevano già deliberato per l’attivazione delle istanze per l’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, ma ora l’impresa ha dichiarato di voler valutare la proposta di Attestor, che dovrà essere resa vincolante prima del comitato di gestione di lunedì prossimo”, proseguono i sindacati.

"Da parte nostra, abbiamo espresso fortissima preoccupazione per l’ennesima battuta d’arresto nel percorso di richiesta di accesso alla legge Marzano, soluzione che in in tale difficilissima situazione sarebbe invece in grado di garantire gli attuali perimetri occupazionali, anche attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali. Oggi abbiamo chiesto all’impresa quali siano le garanzie occupazionali e il piano industriale a corredo di questa operazione – aggiungono le sigle –, ma la verità è che garanzie sui 3.000 posti di lavoro non ce ne sono”.

Intanto, la situazione dei cantieri è di sostanziale blocco, le retribuzioni dei dipendenti diretti sono ferme a due mesi fa, per le consortili gli stipendi non pagati arrivano in alcuni casi fino a 4. Il Mise ha aggiornato il tavolo all’11 luglio, precisando che in caso di accettazione da parte di Condotte della proposta di Attestor, il fondo dovrà essere presente al tavolo per fare chiarezza sul futuro dei dipendenti.

Dopo i tre giorni di sciopero di questa settimana, culminati con il presidio dei lavoratori al Mise in concomitanza con il tavolo di oggi, nei prossimi giorni si terranno le assemblee dei lavoratori della sede di Condotte e dei cantieri per decidere le prossime iniziative.