Non si sblocca la vertenza Nexive, azienda che lavora nel campo dei recapiti postali con circa 140 dipendenti. Dal 31 gennaio, infatti, è stata aperta una procedura di mobilità che indica tra l'altro nove esuberi a Firenze. Per questo stamani i lavoratori in sciopero hanno tenuto un presidio unitario davanti alla Prefettura. “L’adesione è stata alta, è andato bene anche il presidio”, afferma Giuseppe Luongo, segretario Slc Cgil Area Vasta Firenze-Prato-Pistoia. Restano due i nodi da sciogliere, ricorda il sindacalista. “Il primo è quello dei licenziamenti: una partita che ora si può affrontare nelle aule dei tribunali nel piano della tutela individuale sulla correttezza delle procedure attuate. Il secondo riguarda invece il futuro di questa multinazionale: cosa vuole fare in Italia? Cosa vuole fare a Firenze? C’è un piano industriale o ci sono progetti di disimpegno?”. Prossimo round il 22 marzo, quando i sindacati incontreranno l’assessore comunale Federico Gianassi. Resta in piedi l’ipotesi di chiedere l’apertura del tavolo di crisi in Regione.