Da una parte la crescita del traffico passeggeri dell'aeroporto, giudicata positivamente anche da Cgil Palermo e Filt. Dall'altro i nodi che ancora vanno affrontati e risolti, come il precariato ancora troppo diffuso nelle aziende dell'indotto, il lavoro  mal retribuito e la richiesta di una maggiore stabilità economica per i lavoratori. Argomenti discussi durante l'incontro del coordinamento Cgil dell'aeroporto,  che si è riunito con la partecipazione delle Rsa Cgil delle diverse aziende che operano nello scalo aeroportuale, alla presenza dei dirigenti Cgil Palermo e delle categorie sindacali Filcams e Filt. 

Nella nota diramata a fine incontro, dopo un bilancio degli ultimi anni di gestione, e l'apprezzamento per la conferma dell'attuale governance di Gesap, il coordinamento comunica di aver  posto al centro dell'iniziativa sindacale  la contrattazione di sito a tutela dei diritti di  tutti i lavoratori  e le lavoratrici che operano all'interno dello scalo di Palermo, “al fine di migliorare le condizioni di vita e di lavoro   soprattutto di chi opera in condizioni di precarietà”. 

“La crescita dell'aeroporto è una notizia in linea con le aspettative e frutto della buona gestione della società Gesap, che i lavoratori hanno condiviso. Restano troppe contraddizioni però – dichiara Mario Ridulfo, responsabile del coordinamento Cgil aeroporto -  soprattutto nelle aziende dell'indotto. Troppo precariato, e lavoro mal retribuito. Occorre adesso ridistribuire i frutti di questo lavoro attraverso il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, sia in ambito delle stesse aziende del trasporto aereo, sia delle altre, a cominciare dalla movimentazione merci, della sicurezza, fino alla ristorazione. Considerare l'aeroporto come una moderna fabbrica 4.0, un unico sito produttivo, in cui chiediamo si sviluppi una contrattazione per tutti i lavoratori che operano nel sito”. 

E aggiunge Fabio Lo Monaco, Rsa Filt Cgil, esponente del coordinamento Cgil aeroporto: “Auspichiamo che il beneficio economico consequenziale a tale aumento di passeggeri coincida con una maggiore stabilità e  un ritorno economico per tutti i lavoratori dello scalo. Tra le nostre richieste, ci sono  una maggiore perequazione salariale in Gesap e l'internazionalizzazione di diversi servizi che potrebbero essere garantiti con l'immissione di lavoratori qualificati da prendere dal bacino degli ex-Gesap rimasti in Gh”.  

“Crediamo sia fondamentale – aggiunge Lo Monaco - fortificare l'intero indotto e dare una boccata d'ossigeno ai lavoratori delle società di handling. I lavoratori di Aviapartner-Palermo nella stagione invernale sono stati costretti ad andare due mesi in altri scali e la situazione non è migliore nemmeno in Gh-Palermo. Confidiamo anche in un miglioramento delle condizioni contrattuali per gli ultimi assunti”.