Un’intera giornata di sciopero per ottenere il riconoscimento dell'aumento automatico delle voci variabili dello stipendio stabilito nel rinnovo del contratto del dicembre 2015. Si fermano oggi (venerdì 19 gennaio) gli addetti delle aziende di handling (servizi di carico e scarico bagagli, trasporto passeggeri, check-in) di tutti gli aeroporti italiani. Lo stop nazionale di 24 ore, indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo contro la posizione assunta da Assohandlers, segue quello di quattro ore del 21 novembre 2017, proclamato sempre per le medesime ragioni.

“Da parte datoriale – spiegano i sindacati – non si è manifestata alcuna intenzione di procedere a ricomporre la delicata vertenza della mancata applicazione del Ccnl del Trasporto aereo nella sezione handling”. Filt, Fit, Uiltrasporti e Ugl protestano per la mancata applicazione del contratto relativamente agli aumenti. L’accordo, infatti, prevedeva dal 1° luglio scorso il ricalcolo della paga oraria, comprensiva di tutti gli incrementi contrattuali sui minimi tabellari nel calcolo delle voci variabili e incentivanti (come lo straordinario e il lavoro notturno e festivo). I sindacati, dunque, chiedono “di provvedere al corretto pagamento delle maggiorazioni, rispettando quanto sottoscritto e dovuto”.

L'11 dicembre 2015, infatti, la difficile vertenza contrattuale della sezione dell’handling si chiuse con un accordo che, a fronte degli aumenti dei minimi tabellari identici a quelli di Assaeroporti, ridusse il loro impatto congelando fino al luglio 2017 gli effetti automatici su tutte le voci variabili (art. H15 del ccnl). “Con un’interpretazione totalmente strumentale – spiegano i sindacati – l’associazione Assohandlers e le aziende del settore si rifiutano di riconoscere questo diritto ai lavoratori e alle lavoratrici, mancando agli impegni presi, in modo pretestuoso e illegittimo”.