“Da Torino a Bologna, da Roma a Catania, è stata ampia la partecipazione dei lavoratori”. È quanto riferisce la Filt sullo sciopero di tutti gli addetti delle aziende di handling del trasporto aereo, chiedendo che “adesso si riapra il confronto sulla mancata applicazione del ccnl, al 1° luglio 2017, relativo all’adeguamento della paga oraria”. Il trasporto aereo, sottolinea la federazione dei trasporti della Cgil, "ha bisogno di stabilità e di dare certezze alle regole e ai patti che vengono sottoscritti. In assenza di risposte, il conflitto non potrà che proseguire”.

Le ragioni dello stop

“Con lo sciopero - spiega il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo - protestiamo contro la decisione di Assohandlers e delle imprese associate di non aver dato applicazione alle intese sottoscritte con il rinnovo del contratto, nel dicembre 2015, che prevedevano dal 1 luglio scorso il ricalcolo della paga oraria, comprensiva di tutti gli aumenti contrattuali sui minimi tabellari nel calcolo delle voci variabili e incentivanti come lo straordinario, il lavoro notturno e festivo”. I sindacati, conclude Cortorillo, chiedono di "provvedere al corretto pagamento delle maggiorazioni, rispettando quanto sottoscritto e quanto dovuto”.

L'11 dicembre 2015, infatti, la difficile vertenza contrattuale della sezione dell’handling si chiuse con un accordo che, a fronte degli aumenti dei minimi tabellari identici a quelli di Assaeroporti, ridusse il loro impatto congelando sino al luglio 2017 gli effetti automatici su tutte le voci variabili (come straordinario, notturni e festivi). "Con una interpretazione totalmente strumentale - spiegano i sindacati - l’associazione Assohandlers e le aziende del settore si rifiutano di riconoscere questo diritto ai lavoratori e alle lavoratrici, mancando agli impegni presi, in modo pretestuoso e illegittimo".

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