Carenze di organico, condizioni di lavoro sempre peggiori, abbassamento dei livelli di assistenza e dei servizi. Queste le ragioni dello stato di agitazione proclamato dalla Fp Cgil per il personale dirigente e del comparto della Asl 1 L’Aquila-Avezzano-Sulmona. Il sindacato rimarca “il taglio dei costi per il personale (per circa 5,3 milioni) per il 2017, con le evidenti ripercussioni che questa decisione comporta sia in termini di erogazione dei servizi sanitari pubblici sia sulle condizioni di lavoro cui sono costretti a far fronte ogni giorno i lavoratori della Asl”. Per la Fp Cgil “a oggi servirebbero ulteriori 527 unità lavorative solo per garantire l’erogazione dei servizi nel rispetto della legge. A ciò si aggiunga la non sostituzione di circa 100 lavoratori cessati o pensionati nel 2017. Pertanto, il dato finale è di circa 627 lavoratori in meno rispetto alle reali esigenze”.