Nel nostro Paese siamo sempre davanti a un'emergenza continua e permanente - e quindi è già qualcosa di anomalo - o è la grandine o è la siccità, i problemi e gli approcci non cambiano. Il cambiamento climatico non è un'emergenza, è una cosa che si studia e riscontra da decenni; che ci possano essere periodi anche lunghi, come questo di siccità, non è una cosa straordinaria, ma può succedere. Il problema è come mai non si sia preparati a tutto questo, con gravi conseguenze, considerato il ruolo fondamentale che ricopre l’acqua, non solo per il fabbisogno casalingo, ma per tutte le attività produttive e industriali, in primis quelle legate al settore agroalimentare”. Lo dichiara Ivana Galli, segretaria generale Flai Cgil.

“Pensiamo che nel 2017 ci si possa affidare alla 'danza della pioggia' o, invece, agire per tempo e nel tempo, con interventi strutturali su efficienti reti di distribuzione, su una gestione vera delle risorse idriche e sulla realizzazione di invasi per l’acqua piovana? Non si tratta di soluzioni difficili da realizzare, se solo il sistema Paese sapesse far funzionare quello che abbiamo. I consorzi di bonifica è uno straordinario patrimonio che abbiamo, sono fondamentali per la gestione delle siccità, dei dissesti, ecc., hanno professionalità in grado di assicurare prevenzione e programmazione. Se solo avessero fondi e strumenti adatti, se non fossero oggetto di riduzione di personale e di fondi, se non versassero in continue difficoltà tra stipendi arretrati per i lavoratori e commissariamenti”, rileva la dirigente sindacale.

“Nei piani e nelle soluzioni prospettate oggi dal ministro Martina che condividiamo, chiediamo anche di considerare il ruolo e le professionalità dei Consorzi di Bonifica per un loro rilancio utile, anzi indispensabile, al Paese. E auspichiamo che i 3 miliardi d'investimenti sul piano nazionale degli invasi, con i 200 progetti affidati ai consorzi di bonifica, diventino operativi il più celermente possibile”, conclude la leader sindacale.