“Oggi, a causa del lungo e costoso iter, tra i lavoratori degli appalti si è diffusa l'idea che non vale la pena neanche provare a chiedere gli stipendi arretrati e il rispetto dei diritti. Con il quesito sui voucher daremo certezze a questi lavoratori”. Quanto ai voucher “non servono pannicelli caldi, serve la cancellazione. Poi si può ragionare sul fatto che, in alcune limitatissime frange, penso al lavoro aggiuntivo nelle case o alla signora che viene a stirare una volta a settimana, ci sia una forma che impedisca a queste prestazioni di non finire nel sommerso. La Cgil non l'ha mai sottaciuto”. Così il segretario generale del Nidil Claudio Treves intervistato da RadioArticolo1. “Come Nidil – conclude – saremo in prima linea per convincere quella fascia più incline al disincanto e all'astensione che questa volta è anche nelle loro mani la possibilità di cambiare la storia”.