Dopo mesi di scioperi e manifestazioni, Ilnor, l'azienda metallurgica veneziana, è stata condannata per comportamento antisindacale. Questa è la sentenza che il Tribunale di Venezia ha consegnato alle parti in data odierna (12 dicembre 2016). In sostanza, si stabilisce che l’azienda non può unilateralmente decidere di ridurre i tempi della contrattazione prevista tra le parti, nel caso di licenziamenti collettivi (ex legge 223/91).

"Ilnor, che aveva avviato una procedura per riduzione del personale il 30 settembre scorso, dopo appena 21 giorni comunicava alla direzione territoriale di Venezia l’interruzione delle trattative, in quanto, a suo avviso, non c’erano i margini per continuarle, e di fatto privava di 24 giorni (su 45) la possibilità di addivenire a un accordo che evitasse i licenziamenti. A nostro avviso, la vera motivazione, nemmeno molto celata, era semplicemente la loro necessità di licenziare 23 lavoratori senza perdere tempo, e di conseguenza ridurre i costi", afferma in un comunicato la Fiom di venezia.

"A nulla sono valse le legittime proteste, nostre e dei lavoratori. Infatti, il mancato accordo firmato anche dalla Fim di Venezia il 23 novembre, sanciva, oltrechè la regolarità delle procedure previste per legge, anche il termine dei tempi previsti dalla procedura, e quindi la possibilità per l’azienda di avviare i licenziamenti. Ovviamente, Ilnor ha atteso l’esito del nostro ricorso, e oggi sappiamo che il tribunale di Venezia ci ha dato ragione. A questo punto, la sentenza ripristina i termini previsti, e quindi dispone che l’azienda convochi le parti e continui la trattativa per i restanti 24 giorni della stessa", prosegue la nota sindacale.

"Con questa sentenza, si ripristina un principio fondamentale che altrimenti sarebbe passato, (anche con il benestare di una parte del sindacato) e cioè: che l’azienda non può decidere unilateralmente se e quando interrompere una trattativa, che ha come ruolo e compito d'intravedere e raggiungere - se possibile - soluzioni alternative ai licenziamenti, e stabilisce invece che si deve ricorrere a tutto il tempo previsto dalla normativa a questo scopo. Ora si riapre una fase di contrattazione, che come sempre vedrà la Fiom e i lavoratori protagonisti. Vogliamo ringraziare, oltre al legale che ci ha assistito in questo ricorso, tutti i lavoratori della Ilnor, e in particolare i lavoratori della Eredi Gnutti di Brescia e la loro Rsu, che ci hanno accolto splendidamente il 6 dicembre, dimostrandoci la loro solidarietà e vicinanza, contro i licenziamenti", concludono le tute blu Cgil.