Una giornata intensa e concitata quella di oggi (30 agosto), durante la quale Filctem, categoria di riferimento, e Cgil confederale sono state impegnate in lunghi incontri con azienda, Istituzioni e lavoratori della Trinseo, stabilimento chimico di proprietà di una multinazionale americana che ne ha annunciata la chiusura. “Vergognoso il modo in cui siamo venuti a conoscenza della chiusura – esordisce la Cgil di Livorno – quasi per caso e di cui non c'era nessun sentore o è stato dato preavviso. Con le multinazionali non c'è molto da discutere: arrivano sul territorio e comunicano le decisioni prese a migliaia di chilometri di distanza, secondo criteri di pura convenienza economica”.

Lo stabilimento di Livorno, infatti, si è sempre distinto per l'eccellente produzione e gli altissimi livelli di sicurezza “Entrare nelle stanze dell'azienda e vedere appesi tutti i premi vinti per la produzione e la sicurezza rende tutto ancora più triste – aggiunge la Filctem Cgil provincia di Livorno – ma il board si è limitato a spiegarci che, essendo calato il mercato della carta in Europa come in Italia, lo stabilimento italiano non è più strategico”.

I lavoratori, nonostante la rabbia e l'amarezza, hanno deciso di far prevalere il senso di responsabilità “Hanno deciso di sospendere l'assemblea permanente e riprendere la produzione - prosegue il sindacato - dandoci mandato di aprire con l'azienda una trattativa”. Gli obiettivi della Cgil sono apparsi chiari fin dal primo momento: utilizzo dei lavoratori di Trinseo non solo fino allo stop della produzione, per il momento fissato al primo dicembre, ma anche successivamente, durante le fasi di dismissione e bonifica dell'impianto; sostegno al reddito per i lavoratori sufficiente fino a un possibile reimpiego; riassunzione dei lavoratori qualsiasi attività si insedi in quell'area

“Per questo – concludono CGIL e Filctem – è necessario che l'area Trinseo sia restituita alla città il prima possibile, sia chiaro fin da subito in che tempi e chi dovrà farsi carico della bonifica per agevolare immediatamente il reinsediamento di un'attività produttiva. A tal fine è essenziale l'impegno della politica e delle Istituzioni. Chiariamo che, nel caso in cui le trattative dovessero prendere una piega negativa, le azioni di lotta riprenderanno immediatamente”. Nei primi giorni di settembre è già stato convocato in Regione un vertice per discutere delle bonifiche.