Una serie di proposte sulla non autosufficienza, con l'obiettivo di "potenziare, riorganizzare e ristrutturare l’intero sistema di welfare socio-sanitario rivolto alle persone non autosufficienti, individuando un modello' completo di intervento". Così Cgil, Cisl e Uil confederali, insieme a Spi, Fnp e Uilp, illustrtano il loro documento "Non autosufficienza: Piano nazionale, livelli essenziali e finanziamento", presentano al tavolo di confronto che si è avviato col governo (leggi il documento).

L'apertura del tavolo sulla non autosufficienza "è un fatto molto positivo - commentano le organizzazioni -, richiesto da tempo dal sindacato, dal quale possono risultare importanti risposte ai bisogni, e quindi ai diritti, di quasi tre milioni di persone che nel nostro paese vivono la condizione di non autosufficienza, cui si aggiungono i loro familiari, le lavoratrici e i lavoratori che li assistono e i volontari". Da parte sua, il governo "ha presentato una bozza di proposta, ora Cgil Cisl Uil confederali e dei pensionati Spi, Fnp, Uilp intendono contribuire con loro proposte". Il prossimo incontro è stato fissato per il 26 luglio.

Tra le proposte, si legge, "la prima condizione è far diventare l’attuale sede di confronto tra governo, sindacato e associazioni un tavolo permanente sulla non autosufficienza, che possa contribuire non solo all’elaborazione del Piano nazionale per la non autosufficienza, ma anche accompagnare e valutare la realizzazione del piano nella sua compiuta articolazione e con la dovuta continuità". E ancora: Il piano deve essere contestualmente accompagnato dalla definizione dei Lesna (Livelli essenziali per la non autosufficienza), nel rispetto della legge istitutiva del fondo. E deve indicare, seppur in modo graduale, il percorso per la loro attuazione, a partire dal progressivo, ma certo incremento anno per anno del finanziamento".

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