GINEVRA — Il direttore generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo), Guy Ryder, ha espresso preoccupazione sulle minacce ai diritti umani e sindacali in Egitto. "Vorrei sottolineare – scrive in una lettera inviata al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi – che è responsabilità del governo garantire l’applicazione delle Convenzioni internazionali sulla libertà di associazione che l'Egitto ha liberamente ratificato, e che tali Convenzioni vanno rispettate da tutte le autorità pubbliche".

L'Ilo ha inoltre chiesto di revocare un recente decreto che vieta il riconoscimento ufficiale dei sindacati indipendenti, impedisce alle organizzazioni dei lavoratori di pubblicare documenti ufficiali, proibisce la contrattazione collettiva ed espone i dirigenti sindacali a rischio di licenziamento o di arresto. Tutto ciò costituisce "una grave violazione" delle Convenzioni dell’Ilo ratificate dall’Egitto sulla libertà sindacale e la protezione del diritto sindacale (Convenzione n.87) e sull’applicazione del diritto di organizzazione e di contrattazione collettiva (Convenzione n.98).

Da diversi anni la Conferenza internazionale del lavoro chiede al governo egiziano di porre fine alle discrepanze tra la legislazione nazionale, in particolare la legge sui sindacai n.35 del 1976, e le Convenzioni 87 e 98. Anche durante la conferenza internazionale del lavoro del 2008 è stato chiesto al paese di adottare una nuova legge che garantisca il pieno rispetto dei diritti riguardanti la libertà sindacale. E in quella occasione il governo egiziano si era impegnato affinché tutti i sindacati, inclusi quelli indipendenti, avessero la possibilità di svolgere le loro attività ed eleggere i loro responsabili in piena libertà, conformemente agli obblighi internazionali dell’Egitto in virtù della Convenzione n.87, in attesa dell’adozione di una nuova legge sulla libertà sindacale.

Successivamente, il rapporto 2015 del Comitato sulla libertà di associazione dell’Ilo chiedeva, come priorità, l’adozione del "progetto di legge sul lavoro anche al fine di assicurare una chiara protezione giuridica ai numerosi sindacati indipendenti di nuova costituzione e di garantire il pieno rispetto dei diritti relativi alla libertà sindacale". Questo rapporto incoraggiava il governo a continuare ad avvalersi dell’assistenza tecnica dell’Ufficio internazionale del lavoro. In una dichiarazione alla sessione di marzo del Consiglio di Amministrazione dell’Ilo  sulla "minaccia contro i diritti umani e sindacali in Egitto", il gruppo dei lavoratori ha espresso la sua indignazione riguardo alla morte di Giulio Regeni, un dottorando che stava effettuando una ricerca al Cairo sui sindacati e sulla libertà sindacale, trovato morto il 4 febbraio con segni di tortura sul corpo, sollecitando l’avvio di un’inchiesta indipendente. Oggi il direttore generale dell'organizzazione ha sollecitato con forza governo a "fare rapidamente chiarezza su tutti i fatti" collegati alla morte del giovane italiano.