"La direzione aziendale di Vitrociset ci ha illustrato oggi un piano di riorganizzazione, che prevede 100 esuberi, che noi rimandiamo al mittente, chiedendo che vengano ritirati i licenziamenti". Così Sergio Bellavita, responsabile per la Fiom del gruppo informatico. "Dopo aver minimizzato le gravi difficoltà, ripetutamente da noi denunciate negli ultimi due anni, e dopo aver costruito un piano industriale di crescita esponenziale che, da subito, abbiamo definito irrealizzabile, ci è stato presentato, nel pieno delle trattative per la vendita dell'azienda, un conto salatissimo per i lavoratori e le lavoratrici, soprattutto per quelli della divisione della pubblica amministrazione e dell'interpolizie", prosegue il dirigente sindacale.

"Le motivazioni risiederebbero secondo la direzione aziendale nelle professionalità mancanti e nell'elevato costo del lavoro. Ci chiediamo se questa pesante riorganizzazione, a suon di licenziamenti, non serva a massimizzare i ricavi della vendita dell'azienda, in una trattativa con i potenziali acquirenti palesemente su un binario morto", continua Bellavita.

"Siamo molto preoccupati per il futuro di quest'azienda. Il piano industriale, presentato lo scorso anno, viene in questo modo sostanzialmente cancellato e la direzione sembra navigare a vista, senza alcuna prospettiva di medio-lungo periodo. Al termine dell'incontro, abbiamo denunciato tutto questo, in un'affollata assemblea dei lavoratori in sciopero della sede di Roma", conclude l'esponente dei metalmeccanici della Cgil.

Il prossimo rendez-vous fra le parti si terrà mercoledì 17 febbraio.