Si è appena conclusa l'audizione informale di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. L'incontro era stato sollecitato dai sindacati per esporre le pesanti penalizzazioni che l'introduzione della Naspi sta comportando per i lavoratori stagionali del turismo e per le collaboratrici domestiche. I sindacati di categoria hanno presentato unitariamente una memoria scritta.

"Abbiamo rimarcato alla Commissione come la Naspi abbia profondi aspetti di iniquità sociale e penalizzi ingiustamente lavoratrici e lavoratori già fortemente precari” afferma Cristian Sesena, segretario nazionale della Filcams Cgil. “È assurdo che i lavoratori stagionali non abbiano adeguato sostegno economico quando, non per scelta, sono costretti di anno in anno a rimare privi di occupazione.”

È infatti la domanda turistica concentrata in alcuni periodi e non in altri a determinare il loro impiego parziale: “Abbiamo chiesto pertanto che venga garantito loro adeguata e piena tutela reddituale nei periodi di inattività, sottolineando come la tanto sbandierata promessa del Governo di una salvaguardia per l'anno in corso si stia rivelando inadeguata. I lavoratori che prestano la loro opera per almeno sei mesi infatti, stante le attuali disposizioni di legge e le circolari che le Inps locali stanno interpretando in maniera parziale e restrittiva, non avranno quanto promesso, da autorevoli esponenti dell'Esecutivo.” 

Le organizzazioni sindacali hanno poi consegnato alla Commissione l'Avviso Comune in materia, siglato con Federalberghi e Faita il 30 Aprile 2015, a dimostrazione che il tema è condiviso e sentito anche dalle imprese. La Filcams, in una nota, auspica che “venga individuata una soluzione legislativa definitiva per tutte le lavoratrici e i lavoratori ingiustamente penalizzati dal nuovo regime di ammortizzatori sociali”.