Stato di agitazione del personale dell’Agenzia delle Dogane di Genova, interruzione delle relazioni sindacali a livello regionale e richiesta di un tavolo superiore di confronto. Questi in sintesi i contenuti della lettera che le rappresentanze sindacali unitarie delle Dogane liguri hanno inviato ai massimi vertici dell’amministrazione e al Prefetto di Genova. Ne danno notizia le stesse Rsu di Fp Cgil, Cisl-Fp, Uil/Pa Confsal/Salfi, Flp-Ecofin, Usb P.I.

Nella missiva si lamentano le "pessime relazioni sindacali" con il Direttore Interregionale della Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. "Tutte le materie di confronto infatti - denunciano i lavoratori - sono da mesi lettera morta: mancano i fondi per gli straordinari (che oltre ad essere un diritto sono indispensabili a far funzionare, ad esempio, gli Uffici portuali), per i buoni pasto e le trasferte. Ed inoltre si tolgono risorse a strutture come il Nucleo Interregionale Antifrode. Ma non solo: l’Agenzia delle Dogane della Liguria non ha mai smentito pubblicamente quanto affermato da Assedil. L’associazione dei costruttori, visti gli estremi ribassi degli appalti per le ristrutturazioni di molti uffici, ha sollevato dubbi sul rischio sicurezza, e infatti in qualche ufficio si sono verificati cedimenti di controsoffitto, servizi igienici intasati".

Per tutte le motivazioni sopra citate, che rappresentano solo una piccola parte del contenzioso, si è proceduto alla rottura delle relazioni sindacali e alla proclamazione dello stato di agitazione del personale dell’Agenzia delle Dogane di Genova.