“L’effetto positivo del Jobs Act sull’occupazione, applaudito anche a livello locale, si è fermato”. A dirlo è il segretario generale Cgil-Agb Bolzano Alfred Ebner, commentando gli ultimi dati Istat, che vedono un calo in maggio del numero degli occupati: “È la dimostrazione che il tasso di occupazione è legato all’andamento dell’economia e solo marginalmente all’allentamento delle tutele dei lavoratori, che dai dati forniti dall’Ocse erano già da prima nella norma europea”. Secondo Ebner, non si è spostato in maniera significativa neppure il rapporto tra assunzioni a tempo determinato a forme di lavoro più stabili: “Le stesse tutele crescenti non garantiscono la continuità dell’occupazione, ma stabiliscono sostanzialmente un indennizzo maggiore in caso di licenziamento”. I timidi segnali d’inversione di tendenza, conclude Ebner, “erano poi quasi sicuramente stimolati dagli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato, spesso tra l’altro frutto di una trasformazione giuridica di rapporti di lavoro già preesistenti o di assunzioni già previste e rimandate nel tempo in attesa delle novità annunciate dal governo”.