"Se, come afferma il ministro dello Sviluppo economico, il mercato tutelato è anacronistico, ci spieghi perché oltre il 20% degli utenti, tra famiglie e piccole imprese, ha deciso di ritornarci, dopo aver scelto quello libero. Forse perché è sconveniente?". Così il responsabile delle politiche energetiche della Cgil nazionale, Antonio Filippi, risponde a quanto dichiarato oggi dalla responsabile del dicastero, Federica Guidi, nel corso dell'audizione alla Camera sul ddl concorrenza.

"L'Acquirente unico per l'energia elettrica e il gas è la vera garanzia di contenimento dei costi in bolletta, che altrimenti potrebbero lievitare, come già successo nel 2014, di circa 120 euro annui". "Per questo – aggiunge il dirigente sindacale –, siamo contrari alla soppressione della società".

"Chiediamo al Governo – conclude l'esponente Cgil – di lasciare agli utenti la libertà di scegliere, sulla base della convenienza economica, se restare nel mercato tutelato o passare a quello libero".