“Domani, 5 maggio, saremo insieme ai sindacati in piazza per dire no ai provvedimenti sulla buona scuola, per ribadire la nostra totale contrarietà ai metodi che sono stati utilizzati da parte del governo nella costruzione di questa riforma, gli stessi metodi che vorrebbero propinarci con la buona università”. Così in una nota l'Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti medi.

“Scuola e università non sono in vendita - prosegue la nota - e se il governo pensa veramente di continuare su questa via ponendo in essere un tentativo di riforma dell'università, così come ha fatto per la buona scuola, esclusivo e non inclusivo, il 5 maggio sarà solo la prima di tante date di mobilitazione per dire che non possiamo permetterci riforme del comparto istruzione che trasformano le nostre scuole in aziende e che mettono ulteriormente in dubbio, come fece a suo tempo la Gelmini, il carattere pubblico dell’istruzione”.