"Il vero tema della campagna elettorale in corso non può che essere il lavoro che non c’è e non si trova. Per la prima volta, nel 2014, siamo scesi sotto la soglia psicologica dei 600.000 occupati, su quasi 1.600.000 abitanti. Nel corso della crisi, non solo abbiamo perso 40.000 posti di lavoro, ma è calato il numero degli occupati a tempo pieno, cosa che dà ragione della vistosa riduzione del reddito disponibile delle famiglie liguri. Come nel resto del Paese, anche in Liguria sono cresciute le diseguaglianze e la povertà è tornata ad essere un’emergenza sociale". Così i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Liguria, Federico Vesigna, Antonio Graniero e Pier Angelo Massa.

"Di fronte a questo stato di cose, la ricetta non può che essere il lavoro, ed è su questo terreno che intendiamo confrontarci con chi si candida a governare la nostra Regione per i prossimi cinque anni. Non partiamo da zero, perché in questi anni siamo riusciti a difendere un patrimonio industriale di qualità, seppur dimagrito. Bisogna continuare a scommettere su innovazione e ricerca, perché non c’è vera crescita se non s'investe nella qualità del lavoro. E occorre massimizzare i nostri vantaggi competitivi, a partire dalla messa a fattor comune delle enormi potenzialità offerte dalle nostre banchine portuali, che non possono ulteriormente aspettare quelle infrastrutture che servono a togliere dall’isolamento la Liguria", continuano i dirigenti sindacali.

"Ma non possiamo neppure stare fermi, aspettando che questa interminabile crisi passi. Abbiamo bisogno di aggiornare il nostro modello di sviluppo, e la nuova programmazione dei fondi europei deve servire proprio a questo, con un occhio di riguardo agli ultimi, che molto spesso sono i giovani. Se parte la discussione, vogliamo essere della partita. Per ora, ci limitiamo a suggerire alcuni titoli che meriteranno di essere approfonditi. In un territorio fragile come il nostro, dove ogniqualvolta piove si rischia una tragedia, la lotta al dissesto idrogeologico è una priorità, ma non può essere giocata in contrapposizione alle infrastrutture, di cui ha assoluto bisogno il territorio", aggiungono Cgil, Cisl e Uil regionali.

"Ci vuole una misura di contrasto alla povertà, che aiuti chi si trova in estrema difficoltà a reinserirsi nella società attraverso il lavoro. Occorre affrontare la sfida della competitività del sistema produttivo sul fronte della riduzione dei consumi e dell’efficientamento energetico, perché impianti più efficienti si traducono in riduzione dei costi dell’energia: abitazioni più all’avanguardia aiutano le imprese a cambiare modo di costruire, a dire no a nuove cementificazioni e a favorire l’avvio di start up innovative. Per garantire un futuro alla Liguria, bisogna creare lavoro per le nuove generazioni. Di questo, deve parlare la politica. Di questo, vogliamo discutere con i candidati alla presidenza della nostra Regione", concludono i sindacalisti.