"Nell'incontro avvenuto ieri sera al ministero dello Sviluppo economico, il Governo ha chiesto alla Telespazio di rinviare la decisione sulla chiusura della sede di Napoli a dopo la presentazione del piano industriale di Finmeccanica ma, e questa è una novità, lascia trapelare una condivisione 'a prescindere' sui tagli dello stesso piano. Così Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Telespazio per la Fiom Cgil,

"Non ci sottrarremo a discutere di soluzioni che possano mettere l'azienda in condizione di affrontare un mercato difficile e competitivo, come quello delle tecnologie spaziali, ma esse dovranno essere individuate in un'ottica di crescita e rafforzamento delle prospettive industriali e occupazionali. A partire da queste indicazioni, continuiamo a ritenere fondamentale un centro di ricerca e sviluppo come quello di Napoli", prosegue il dirigente sindacale.

"Se Governo e Finmeccanica affermano che lo spazio è strategico e che è necessario rivedere gli equilibri dell'alleanza con i francesi per sviluppare tutte le attività, e ricostruire nel nostro Paese l'intera filiera industriale del settore, un centro di ricerca e sperimentazione di attività spaziali avrà un ruolo ancora più importante di quello attuale. Chiuderlo, rappresenterebbe una palese contraddizione, con l'aggiunta del paradosso, in prospettiva, di dover ricorrere all'esterno o addirittura rivolgersi alla concorrenza per sviluppare attività che oggi sono in azienda", aggiunge Potetti.

"Per questo, continueremo a lottare contro la chiusura del sito di Napoli, e per rivendicare investimenti anche in tutti gli altri siti, a partire da quello di Scanzano, a tutt'oggi senza prospettive. È sempre un errore chiudere un centro di ricerca e sviluppo: lo è ancora di più in un momento difficile come questo, in cui è necessario non solo conservare, ma sviluppare tutte le intelligenze e i saperi per rafforzare il sistema Paese. Il rilancio, industriale e occupazionale, potrà avvenire solo con gli investimenti e con un indirizzo di politica industriale da parte del Governo, non con i tagli e le chiusure", conclude l'esponente della Fiom.