Il 7 gennaio si è svolto presso l’assessorato alle politiche sociali della Regione dell’Umbria l’incontro, da lungo tempo richiesto dalle segreterie regionali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil su invecchiamento attivo (legge regionale 14/2012), Family help, famiglie vulnerabili e Fondo di sviluppo e coesione sociale.

“Sui temi sopra richiamati, in particolare sull’invecchiamento attivo, la discussione si è concentrata soprattutto rispetto alle risorse da destinare ai nuovi bandi, che dovrebbero essere pubblicati entro e non oltre la fine del prossimo mese di febbraio, e sui risultati dei bandi precedenti”. Si legge in un comunicato congiunto dei sindacati dei pensionati.

!Le segreterie unitarie dei sindacati dei pensionati dell’Umbria hanno espresso un giudizio fortemente negativo su questa scelta, al tempo stesso hanno ribadito la propria contrarietà alla diminuzione del finanziamento, che rappresenterebbe sostanzialmente un drastico depotenziamento degli obbiettivi e delle linee di indirizzo che la legge stessa prevedeva.
I sindacati dei pensionati dell’Umbria ritengono un grave errore politico la riduzione delle risorse destinate alla promozione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni in una regione come l’Umbria dove gli anziani rappresentano circa il 25% della popolazione”.

A conseguenza di ciò, i sindacati dei pensionati dell’Umbria non hanno ritenuto opportuno approfondire gli altri punti all’ordine del giorno. Spi, Fnp e Uilp hanno espresso disponibilità a riaprire il tavolo solo a fronte del ripristino complessivo del finanziamento e delle conseguenti azioni previste dalle linee di indirizzo.

“Qualora ciò non si verificasse in tempi brevi – conclude la nota -, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil dell’Umbria valuteranno l’opportunità di mettere in campo azioni di mobilitazione delle pensionate e dei pensionati in difesa dei diritti conseguiti con la legge e oggi messi a rischio dalle scelte unilaterali della Regione”.