Sindacati e Regione Toscana hanno fatto il punto, mercoledì 19 novembre, sulla situazione generale della cantieristica navale a Viareggio, sulla realtà di Polo nautico e riguardo le concessioni. Presenti all'incontro l'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, l'assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, il Segretario dell'autorità portuale Fabrizio Morelli, la Provincia di Lucca, rappresentata dall'assessore Francesco Bambini, il Comune di Viareggio, rappresentato dal vice commissario prefettizio. Per le organizzazioni sindacali, Massimo Braccini, segretario generale della Fiom Toscana e coordinatore Fiom della nautica toscana, Daniele Quiriconi, della Cgil regionale, Cisl e Uil Regionali, la Fiom di Viareggio, le Rsu dei vari cantieri nautici di Viareggio.

"Abbiamo messo in evidenza che continua il perdurare della crisi della nautica – dice Braccini –, la necessità di continuare ad accompagnare la situazione attraverso adeguate tutele ai lavoratori con specifici ammortizzatori sociali, anche per non disperdere il patrimonio professionale, discusso riguardo alla società Polo nautico e dell'annosa questione delle concessioni. Dall'incontro è emerso l'orientamento comune di confermare l'unicità della concessione della società consortile Polo nautico, l'impegno a definire in tempi brevi un regolamento da parte dell'Autorità portuale, con i criteri su cui si rilasciano le concessioni, tenendo a riferimento il bene pubblico e il maggior interesse della collettività, a confermare un impegno condiviso rispetto alla nautica e a mantenere un tavolo di discussione su questo importante settore".

"Riteniamo molto positivo l'esito dell'incontro. Crediamo che sulla nautica bisogna definire un indirizzo dal livello regionale che, di pari passo alla gestione della crisi, definisca gli orientamenti stategici per tutta la costa in modo da creare le condizioni per lo sviluppo e la capacità di attrarre gli investimenti in un'ottica di area vasta, ben sapendo che la globalizzazione è arrivata anche a questo settore, che sempre più la sfida si giocherà sul produrre barche di qualità e che il modello del passato non sarà riproponibile", conclude Braccini.