E' stata superiore all'80 per cento, in Trentino, l'adesione degli autisti allo sciopero del trasporto pubblico indetta dalle organizzazioni sindacali a livello nazionale per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro bloccato dal 2007. A Rovereto la punta massima di adesione, che ha raggiunto il 91 per cento. Lo riferisce in una nota la Cgil del Trentino.

In un primo momento, la mobilitazione era stata programmata per lo scorso 5 febbraio, ma era stata successivamente rinviata a causa del maltempo che aveva colpito tutta l'Italia. Oggi, invece, lo sciopero annunciato è stato messo in atto, con bus e treni della Trento Malè che sono stati garantiti solo tra le 5.30 e le 8.30 e tra le 16 e le 19. Nonostante si tratti del decimo sciopero in poco più di due anni, l'adesione è stata significativa, soprattutto a Trento e Rovereto. Stefano Montani (Cgil) commenta così la giornata. «A fronte di questa massiccia adesione allo sciopero, che aveva anche forti motivazioni locali, ci aspettiamo di essere convocati al più presto dall'azienda, per affrontare e risolvere definitivamente la questione dei lavoratori precari. L'alta adesione anche nel resto del Paese - prosegue il sindacalista - è un segnale chiaro: il contratto fermo da sette anni deve essere rinnovato in tempi stretti».

Il motivo principale dello sciopero, a livello nazionale, è appunto il rinnovo del contratto. Autisti e dipendenti delle aziende di trasporto pubblico - circa 1.300 solo in Trentino - non vedono riconosciuto neppure il recupero dell'inflazione dal 2007 e la trattativa nazionale con le organizzazioni Asstra e Anav è in stallo.

Un altro tema forte, a livello provinciale, è quello della stabilizzazione del personale precario. Le organizzazioni sindacali provinciali - Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Orsa -, si batteranno affinché i 33 lavoratori a tempo determinato di Trentino Trasporti Esercizio, come promesso dalla Provincia alla fine della scorsa legislatura, vengano stabilizzati al più presto. Su questo fronte è aperta una trattativa, ma si attende che piazza Dante deliberi la possibilità di superare il blocco del turn over.

L'altro fronte caldo in Trentino riguarda la concessione a Trentino Trasporti. Stefano Montani (Cgil), Massimo Mazzurana (Fit Cisl), Nicola Petrolli (Uiltrasporti), Michele Givoli (Faisa Cisal) e Nereo Malacrida (Orsa) chiedono alla nuova giunta di procedere al più presto col rinnovo della concessione del servizio di trasporto pubblico a Trentino Trasporti, scaduta a fine dicembre, evitando così la messa in gara europea del servizio. I sindacati chiedono di agire presto, anche solo con un rinnovo temporaneo della concessione, per dare continuità al servizio per i cittadini e sicurezza ad azienda e lavoratori.