"Il porto, la sua storia, il suo sviluppo, è da sempre legato a quello della città". Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Napoli, Federico Libertino, intervenendo al convegno sul porto di Napoli, promosso da Filt e Cgil Campania alla stazione marittima.

"Ritorna il tema di non restare fermi, di anticipare il futuro, altrimenti penalizziamo il paese e la città – ha aggiunto Libertino –. Ci vuole una sinergia fra tutti i soggetti: istituzioni, imprese, lavoratori. Bisogna accelerare su quelle azioni di pianificazione, programmazione, infrastrutturazione che permettano allo scalo di Napoli di guardare con fiducia al futuro e di assolvere al suo ruolo di volano di tutta l'economia di Napoli e della Campania. In questi anni il porto ha vissuto una crescita che spesso era in controtendenza con l'economia regionale e nazionale, grazie ad una attenta politica dei gestione ed alla fiducia con cui gli imprenditori hanno investito, scommettendo sulo scalo campano".

"Oggi rischiamo, se non riquilifichiamo e infrastrutturiamo il porto, dal momento che la sfida è di livello internazionale. E' urgente pianificare, anche in project financing con i privati, la riqualificazione del Molo di San Vincenzo e degli spazi militari per offrire un nuovo approdo alle crociere e per aprire ulteriormente il porto alla città. Inoltre, ci vuole la nuova darsena, che deve essere collegata in modo efficiente con reti ferroviarie elettrificate agli interporti di Nola e di Marcianise e da essi agli interporti del Nord Italia. Nel parliamo da troppi anni, ci vogliono tempi certi, che sono vitali per un porto", ha concluso il segretario della Cgil di Napoli.