(Adnkronos) - Quasi 50 miliardi di euro in meno di prestiti a imprese e famiglia. Oltre 200 miliardi presi dalla Bce a tassi particolarmente bassi e in buona parte investiti in titoli di Stato italiani: lo stock di bot e btp e' infatti aumentato di circa 140 mld. Questo il bilancio per le banche italiane in un anno di crisi, da novembre 2011 a novembre 2012, secondo i dati diffusi dal Centro studi Unimpresa.

"Mentre riducevano i crediti alla cosiddetta economia reale, gli istituti hanno continuato a sostenere la pubblica amministrazione (cioè Stato, regioni, province e comuni): in una situazione generale di rubinetti chiusi 'allo sportello', solo i prestiti alla Pa sono aumentati", rileva Unimpresa. 

I finanziamenti alla pubblica amministrazione sono aumentati di 3,1 miliardi passando da 1.982,5 a 1.985,6 mld  (+0,16%); quelli alle imprese sono crollati di 40,8 mld calando da  914,8 a 873,9 (-4,47%); mentre quelli alle famiglie sono diminuiti di  7,3 miliardi scendendo da 618,5 a 611,1 mld (-1,19%). In particolare,  sul versante famiglie, va registrato una stretta su tutti i tipi di  finanziamento: credito al consumo (-3,8 miliardi, -6,06%), mutui (-1,1 miliardi, -0,33%), altri prestiti (-2,2 miliardi, -1,21%).

Complessivamente, i prestiti alle imprese e alle famiglie sono scesi in picchiata di 48,2 mld di euro, passando da 1.533,3 a 1.485,1 mld  (-3,15%).