“Non siamo più disponibili a subire i tagli alla scuola e all’istruzione pubblica. Le scelte politiche del Governo Monti e del ministro Profumo assestano un ulteriore duro colpo alla qualità dell’offerta formativa, al diritto al sapere per tutti, alle condizioni salariali e contrattuali dei lavoratori a partire dal mancato ripristino degli scatti di anzianità”. A dirlo è il segretario generale della Flc Cgil Domenico Pantaleo, rilanciando lo sciopero generale in difesa della scuola pubblica che si terrà sabato 24 novembre e la manifestazione unitaria di Roma.

Conclude Pantaleo: “Si continuano a ridurre gli organici negando il lavoro e le prospettive di stabilizzazione ai precari, mentre si procede con un concorso inutile e costoso. Vengono ulteriormente ristretti gli spazi di democrazia e frammentato il sistema nazionale d’istruzione con la legge di riforma degli organi collegiali. Le lotte degli studenti e dei docenti pongono la necessità di cancellare le politiche di austerità che stanno allargando le disuguaglianze e umiliando una intera generazione che è esclusa dal lavoro e dal diritto allo studio. Non lasceremo soli quei ragazzi e deve essere chiaro a tutti che, nel garantire la protesta pacifica, serve il rispetto della legalità e della democrazia”.