“Con un comunicato congiunto Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri hanno annunciato di aver ‘dato mandato ai propri uffici legali’ di contrastare quella che definiscono ‘una discriminazione’ a vantaggio della Cgil. Dunque anche i sindacati del sì sembrano aver scelto la strada del Tribunale, in questo caso per impedire l'esecuzione della sentenza del giudice. Una mossa destinata ad alzare ulteriormente la tensione”. Con queste parole La Repubblica dà notizia della decisione degli altri sindacati di ricorrere contro la sentenza del giudice di Roma che, riconoscendo la discriminazione nei confronti degli iscritti alla Fiom (nemmeno uno con tessera dei meccanici Cgil negli oltre 2.000 assunti dalla Fiat nella Newco), imponeva al Lingotto di assumerne almeno 145. Dopo aver brillato con dichiarazioni risibili al momento della sentenza, i “sindacati del sì”, insomma, insistono sulla strada della mancanza di pudore. “Sarcastico – segnala ancora La Repubblica – il commento di Giorgio Airaudo della Fiom: ‘Annunciano battaglia contro le discriminazioni? Benvenuti nel club, anche se con un ritardo un po' sospetto’”.