“Servono soluzioni che diano risposte concrete al disagio abitativo, a cominciare dall’emergenza sfratti, divenuto un'emergenza nazionale”. È la richiesta che Cgil, Cisl, Uil e Federcasa, alla luce di un incontro che si è svolto ieri a Roma, fanno al governo nel sottolineare che “i temi dell’abitare debbano tornare ad essere centrali nel dibattito politico”.

“Sono sempre di più le famiglie – si legge in una nota unitaria – che non riescono a trovare un alloggio che sia rispondente alle proprie esigenze economiche. Il disagio abitativo dunque non riguarda più solamente le categorie tradizionalmente svantaggiate, ma sta diventando un vero e proprio fenomeno sociale che investe trasversalmente la società”. Cgil, Cisl, Uil e Federcasa ribadiscono “l’urgenza di trovare soluzioni che diano risposte concrete a questo disagio, a cominciare dall’emergenza sfratti, la maggior parte dei quali sono per morosità, e di ripristinare flusso di finanziamenti certi e costanti, in parte provenienti dalla fiscalità generale”.

Un sistema fiscale, prosegue la nota, “più coerente ed orientato alla creazione di condizioni di concorrenza nel settore dell’edilizia residenziale: stessi prelievi tributari per immobili di enti diversi, uguale trattamento tra settore pubblico e privato in merito alla possibilità di accedere alle agevolazioni fiscali del 36% delle ristrutturazioni e del 55% per la riqualificazione energetica”.

Per questo, Cgil, Cisl, Uil e Federcasa, “concordano nell’urgenza di rilanciare un’azione nei confronti del governo e delle Istituzioni attraverso un’iniziativa da realizzare entro il mese di giugno per rispondere al disagio abitativo con una politica dell’abitare nazionale che sia volta alla costruzione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, alla ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio esistente e all’estensione dell’esenzione dell’Imu per il patrimonio di Federcasa”.