I sindacalisti? Meno interviste e meno tv. La provocazione è di Bruno Manghi, storico intellettuale di area Cisl, sulle colonne di Europa. "Siamo l’unico caso - scrive - in cui quotidianamente i dirigenti confederali compaiono alla tv nelle kermesse politicanti e rilasciano importanti interviste sui giornali e alla radio. Ciò ha portato a qualche deformazione: i nostri eroi piuttosto che apparire rappresentanti di interessi sembrano 'consulenti della nazione', opinionisti, come ha notato Giuseppe De Rita. Questo sindacalismo dell’immagine finisce per autorizzare grandi aspettative destinate a tradursi in delusioni. Viceversa il sindacalismo potrebbe concentrarsi sul suo mestiere storico, la contrattazione, fare esperienze partecipative e impegnarsi sul serio nei mondi dei non tutelati. Sono convinto che finirà per arrivarci".