Ieri le agenzie, i siti e i telegiornali. Oggi tutti i quotidiani. I dati del dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia sugli studi di settore e i redditi medi delle categorie del lavoro autonomo la fanno da padrone. Se i notai dichiarano in media 281mila euro annui, i farmacisti 108 mila, i medici 68  mila, i commercialisti quasi 50 mila come gli avvocati e i dentisti, colpiscono le cifre dichiarate da gioiellieri e orologiai (13.500 euro l’anno), da taxisti e fruttivendoli (14 mila), dai baristi (16 mila). Il ministero ha reso noti anche i dati sulle entrate fiscali (per competenza): 364 miliardi nei primi 11 mesi (lo 0,4 per cento in più rispetto al 2010); crescono le entrate legate ai giochi (+10,6%) e gli accertamenti (+18,3%). Il Tesoro ha fatto anche un confronto internazionale: tra i principali Stati europei, siamo quelli con la crescita del gettito più debole (+0,4%). In testa alla classifica, ovviamente, la Germania (+8,5%).