Sindacati dei lavoratori bancari uniti contro la manovra del Governo. "I Segretari Generali di Fabi, Fisac Cgil, Fiba Cisl Uilca Uil ,Sinfub, Ugl Credito e Dircredito nel valutare la manovra del Governo ingiusta perché colpisce il lavoro e le pensioni, inadeguata in quanto non interviene sul debito e non rilancia né la crescita né l’occupazione, iniqua poiché aumenta le tasse per i lavoratori e cittadini onesti senza colpire le grandi ricchezze e l’evasione quindi valutano negativamente anche l’art. 8 della manovra in discussione nei prossimi giorni alla Camera, in quanto lesivo dell’autonomia contrattuale delle parti e dei diritti dei lavoratori per quanto attiene le conseguenze sull’art. 18 della legge 300/70". E' quanto si legge in una nota unitaria di tutte le sigle dei lavoratori bancari.

"I segretari generali - prosegue la nota - sono impegnati altresì a definire proposte unitarie all’insegna dell’equità, della crescita, e della buona occupazione da sostenere con la mobilitazione unitaria della categoria. Inoltre, nel confermare il valore delle regole di democrazia che unitariamente ci siamo dati e nella consapevolezza che va difeso ed esteso con i dovuti adattamenti anche ai nostri settori l’accordo Confederale del 28 Giugno (da considerare esaustivo di qualsiasi intervento in materia contrattuale) e in sintonia con il mandato ricevuto dai lavoratori sulle piattaforme per il rinnovo dei contratti dei nostri settori, si impegnano unitariamente affinché con Abi e Ania si convenga di non dare applicazione in nessun caso a quanto previsto dall’art. 8 della manovra del Governo. Resta inteso - conclude la nota - che tale impegno è vincolante per tutti i sindacati (Nazionali, Territoriali, Coordinamenti di Gruppi Aziendali)".