“Ripetiamo per l’ennesima volta che Radio Radicale, come organo di partito, può continuare a fare campagna elettorale”. Lo afferma una nota diffusa dall’emittente in risposta al capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto che denunciava violazioni del silenzio elettorale. “Prendiamo atto - ha dichiarato Cicchitto -, che dopo tante battaglie ipocrite in nome di una presunta legalità Emma Bonino e tutti i radicali, di fronte alla possibilità di vincere a tavolino nel Lazio, abbiano abbandonato ogni ritegno e rispetto della legge, mandando al macero anni e anni di lotte politiche verso le quali alleati e avversari avevano sempre avuto un profondo rispetto. Dopo la violenza con cui hanno impedito ai nostri delegati di presentare le liste del Pdl a Roma, provocando una profonda lesione della democrazia e del diritto di voto, in queste ore i radicali - conclude Cicchitto - stanno ancora una volta facendo uso della forza”.

Radio Radicale cita in proposito la diffusione militante de “L’Avanti” la domenica del voto, quando di solito il titolo di prima pagina era “Vota socialista1”. “Noi - rivendica l’emittente - a differenza di quanto facevano e fanno tutti gli altri organi di partito facciamo ascoltare le voci di tutti, anche degli avversari. Oggi, per esempio, alle 13, potrà ascoltare la voce di Sandro Biasotti, candidato per il centrodestra alla presidenza della Liguria. Sabato 6 giugno 2009, il giorno prima del voto alle europee, Radio Radicale - conclude la nota - ha trasmesso un comizio di Bossi e Berlusconi. Non ricordiamo in quelle circostanze analoghe dichiarazioni sulla violazione del silenzio elettorale. Speriamo che basti a chi ci insegna la democrazia e la legalità”.